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Aldo Fabbrini lascia
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Aldo Fabbrini entra
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- Per Aldo Fabbrini è il momento di cedere il passo.
Il consigliere della Margherita lascia il consiglio comunale.
Al suo posto entra Francesco Ciprini. “Per chi fa politica come io faccio dice ha rappresentato un obiettivo stare qui. Essere eletto, per i giovani della mia età era una meta ambiziosa. Un obiettivo che mi ero posto.
Nel 1990 l’ho quasi sfiorato, primo dei non eletti. Poi la scomparsa di Claudio Carriero, un’assenza dolorosa che mi ha consentito di entrare. Ricordo tante persone conosciute qui in consiglio, alcuni non ci sono più, come Silvio Ascenzi, con altri sto continuando un percorso come il sindaco Gabbianelli.
Oggi debbo rassegnare le dimissioni, da uomo di partito devo lasciare spazio a un giovane, segretario del partito.
Gli auguro ogni bene e sono certo che farà altrettanto e spero meglio di me. Porgo un saluto di buon lavoro a tutti. E’ stato un onore lavorare con voi”. Un po’ di commozione, poi un caloroso applauso, quindi il saluto di Gabbianelli.
“Mi auguro spiega Gabbianelli - che quanto lei ha detto venga diffuso perché dimostra come nel mondo politico esistono problemi, ma ci sono anche persone come lei, che fanno politica per passione.
Sono in grado di commuoversi quando lasciano un incarico, perché riconoscono che hanno dato il massimo.
Le riconosco da quando ero consigliere d’opposizione, poi di maggioranza, che lei non ha mai fatto sconti a nessuno nel corso della sua attività e ha sempre cercato di fare gli interessi della città e del territorio.
Mi lasci dire che mi dispiace di non potermi più confrontare, a volte anche in modo vivace, ancora con lei.
Sono certo che ricoprirà nel migliore dei modi il suo ruolo d’assessore provinciale. E in questo periodo in cui non sarà presente in consiglio, terrà sempre a mente la nostra città.
Sono rimasto profondamente colpito da quanto lei ha detto”.
Poi gli attestati di stima, arrivano dagli altri consiglieri comunali, per un pezzo importante del consiglio comunale, che oggi saluta, per proseguire altrove il suo lavoro.