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- Firmata stamattina dalla Provincia di Viterbo e la cooperativa sociale Zaffa la convenzione per la realizzazione del progetto “Il carcere di Viterbo fa la differenziata”. Presenti alla conferenza stampa l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai, insieme a Leandro Salotti e Stefano Battisti della Zaffa.
“Questa iniziativa spiega l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai ha tre requisiti: civico, economico ambientale e sociale. Che danno la misura di quanto questa progetto sia importante per i detenuti e per la società”.
Il progetto pilota “Il carcere di Viterbo fa la differenziata” è rivolto ai detenuti della casa circondariale e prevede, oltre alla raccolta differenziata di acciaio, alluminio, carta e cartone all’interno del Mammagialla, anche la realizzazione di una struttura idonea per l’espletamento delle attività di selezione e pressatura. Queste attività, come da convenzione, saranno svolte da un’unità lavorativa full time e due part-time, individuate all’interno del carcere.
“Nelle case circondariali spiega Leandro Salotti della cooperativa Zaffa c’è gente che vuole ricominciare ma spesso non trova, una volta fuori, il modo perché sopraffatto dalle difficoltà. Con questo progetto intendiamo quindi offrire opportunità lavorative. Per noi è una scommessa perché è difficile lavorare con la disciplina delle carceri e con orari particolari, ma ci crediamo e la sensibilizzazione che stiamo portando avanti ha già dato i suoi frutti”.
Stefano Battisti ha invece spiegato nel dettaglio l’idea. “Il progetto è semplice dice ed è partito dai dati sui rifiuti del carcere del 2005. Le stime, pari a quelle di un piccolo paese (nel carcere tra utenti e polizia e amministrazione vivono e lavorano circa 1000 persone) ci hanno fatto capire che potevamo avviare una simile attività. Si inizia con la raccolta di materiali differenziati, che vengono poi portati in un punto di smistamento all’interno del carcere e a sua volta nel capannone per lo stoccaggio e adeguamento volumetrico. Il capannone è attualmente in fase di costruzione”.
L’illustrazione del progetto è stata anche l’occasione per presentare i dati 2006 della raccolta differenziata nei Comuni della Tuscia.
“Siamo ancora lontani dalla percentuale prevista dalla legge afferma l’assessore Piazzai - ma registriamo un aumento che ci fa ben sperare. Siamo infatti passati dal 3,42% al 7,94. In questo dato non sono considerati gli ingombranti perché sappiamo che non vengono lavorati. Questa tendenza ci incoraggia e mostra che sia la popolazione che gli amministratori sono più sensibili a questa tematica. A luglio con una delibera abbiamo finanziato la raccolta per altri Comuni che si aggiungono a quelli sostenuti precedentemente”.
I Comuni finanziati nel 2006 sono stati: Tuscania, Acquapendente, Montefiascone, Procedo, Capranica, Latera, Bomarzo, Castel Sant’Elia e quelli del consorzio Teverina. Quelli del 2007: Barbarano Romano, Canino, Monterosi, Nepi, Oriolo Romano, Viterbo e Faleria con uno stanziamento pari a 910.000 euro. Inoltre una somma del finanziamento è stata destinata all’acquisto di attrezzature per i Comuni e un’altra per la comunicazione e sensibilizzazione.
“I risultati raggiunti continua Piazzai sono incoraggianti specie per i Comuni di Nepi e Acquapendente che hanno avviato la raccolta differenziata porta a porta e stanno ottenendo risultati significativi, emulando quanto fatto da Monterosi. Inoltre sono stati investiti dei fondi anche per la comunicazione e in questi giorni arriveranno nelle scuole della Tuscia i kit per la raccolta differenziata e le compostiere. Se riusciremo a dotare il territorio conclude l’assessore all’Ambiente delle infrastrutture adatte potremmo conseguire risultati importanti”.
