Riceviamo e pubblichiamo
- La possibile apertura dell’aeroporto civile a Viterbo, ha spinto molti giovani e meno giovani ad individuare nel Comitato il riferimento sul quale riporre le proprie speranze lavorative.
Non credevamo in poco meno di due anni d’intensa attività, di meritarci tanta fiducia al punto tale di ricevere centinaia di curriculum vitae di quanti sono alla ricerca di un’occupazione. Giovani diplomati, il più delle volte laureati, con o senza altre esperienze lavorative, spesso con collaborazioni che lasciano intravedere l’inizio di una “gavetta” fatta più per ottenere punteggi che per una reale retribuzione.
Giovani che vorrebbero programmare il loro futuro, mentre sono costretti a rimanere sotto il tetto dei propri genitori, con la gioia di mamma e papà, ma senza un’indipendenza economica, frustrante per i trentenni che desiderano una propria famiglia.
Per doverosa onestà dobbiamo affermare che il Comitato non ha titolo e competenza per poter gestire le offerte e le richieste di lavoro, che conseguentemente all’apertura (se giustizia ci sarà) dello scalo aeroportuale, troverebbero un’ampia risposta nei settori interni allo scalo e nell’indotto generato.
Tuttavia, in segno di rispetto e moralmente obbligati a ricambiare la fiducia riposta in noi da tutto il territorio viterbese e non, continueremo a custodire gelosamente i curriculum vitae pervenuti, nella speranza di un immediato utilizzo e con la promessa che provvederemo a consegnarli alle strutture che cureranno le selezioni e le assunzioni, non appena queste saranno operative.
Tutto nell’attesa della decisione del Ministro Bianchi che, fino a prova contraria, sembra rimanere un rappresentante di Governo autorevole e responsabile, fuori dei cori poco costruttivi di questi ultimi giorni.
Maurizio Pinna
Segretario Comitato aeroporto di Viterbo