Riceviamo e pubblichiamo - Il piatto piange. Trattandosi di mense scolastiche la battuta è d’obbligo.
Perché seppur prevista la partecipazione sua e dei responsabili d’ufficio alla seduta di ieri mattina della competente commissione consiliare- l’assessore Rotelli ha ritenuto prioritari altri impegni istituzionali.
In un incontro “volante” ha sostanzialmente riferito ai consiglieri presenti il comunicato ufficiale apparso sui media.
Null’altro ha ritenuto di dover riferire all’organo consiliare che ha dovuto prendere in mano il pallino della questione dopo che a lui era completamente sfuggita di mano. Visto che le ciambelle a lui risultano tutte col buco, continua ad impastare da solo.
Se non fosse che parliamo di un servizio decisivo, ci sarebbe da lasciarlo fare. Purtroppo non è così.
Da quel poco quindi che sappiamo, possiamo dedurre che allo stato dell’arte s’è forse messa una pezza al pasticcio combinato.
Una pezza già rattoppata peraltro.
Perché l’affidamento a trattativa privata a cui in zona Cesarini s’è trovato costretto a ricorrere avendo rifiutato anche solo di ipotizzare la fattibilità di soluzioni diverse - si profila come una soluzione precaria, sulla carta di poche settimane, e la cui eventuale proroga è tutta da verificare.
Una procedura che ha già provocato disagi alle famiglie, che sin sono interrogate, senza risposta fino ad oggi, sulla fruibilità o meno del servizio e quindi sull’organizzazione della vita quotidiana.
Addirittura l’assesssore s’è inalberato di fronte alle ipotesi “fai da te” avanzate in alcune scuole, più che legittimate dallo stato di incertezza regnante.
Del resto ne parleremo martedì in consiglio, a cominciare dalle risposte alle interrogazioni avanzate e rimaste finora senza risposta, passando alle rassicurazioni necessarie sui termini effettivi e concreti dell’avvio del servizio con tempi così ristretti, fino ai perché sindaco ed assessore contraddicendosi clamorosamente - si sono pretestuosamente opposti alle legittime richieste di pagamento dei dipendenti della Euroservice, oltretutto facendo lievitare i già pesanti costi del contenzioso a carico della collettività.
Ds Margherita