Riceviamo e pubblichiamo
- Assistendo, in queste ultime settimane, al dibattito in seno al futuro del porto ciò che più mi ha colpito, al di là delle dichiarazioni di facciata del presidente Ciani, è che si rischia uno stallo dello sviluppo complessivo della città, e dunque del suo territorio, a causa di motivazioni strettamente politiche.
Io non voglio entrare nel merito delle affermazioni di Ciani però, con tutto il rispetto, non mi sembra un buon inizio dire che il Terminal Asia può aspettare, che non ci sono container e che serve maggiore promozione per uno scalo che, invece, proprio grazie alla promozione sviluppata negli anni scorsi da comune e authority, è diventato uno dei più conosciuti del mondo.
Se da una parte allora sono apprezzabili gli sforzi di chi cerca aperture al dialogo, dall’altra occorre riempire di contenuti certe parole.
Propongo di istituire una cabina di regia per lo sviluppo del porto, guidata da sindaco e presidente, al cui interno siedano i rappresentanti del comprensorio, delle imprese, dei lavoratori e si operi congiuntamente per realizzare un master plan dell’alto Lazio che si prefigga l’obiettivo di un ulteriore rilancio del territorio.
Credo sia ora di uscire dalla solita trita e ritrita logica dei “bianchi” e dei “rossi”, e di mettere da parte le appartenenze e i giochi di casacca.
I risultati prodotti dal porto negli ultimi 10 anni non possono essere confutati da nessuno, ma devono essere la base di partenza per implementare la nostra economia.
Se l’autorità portuale deve invece servire per le riunioni di partito… beh non credo ci sia molto altro da dire.
Alessio De Sio
Assessore allo Sviluppo