Riceviamo e pubblichiamo - Il giorno 18 settembre si è riunito il direttivo provinciale della Fials che ha visto la partecipazione di tutti i dirigenti sindacali delle strutture sanitarie di Viterbo e Provincia.
Dopo ampio e acceso dibattito sulle problematiche che investono direttamente la situazione sanitaria locale e nazionale, nonché l’aspetto occupazionale del territorio che sta vivendo un momento di particolare difficoltà conseguente al “piano di rientro regionale” e l'analisi delle prospettive riguardanti i rapporti di lavoro ed il Contratto Nazionale di Categoria, si è deliberato quanto segue:
- Il totale sostegno alla segreteria Nazionale che, ancora una volta, sollecita tutte quelle riforme capaci di determinare cambiamenti sostanziali per il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini e la tutela dei diritti degli operatori evitando, a quest’ultimi, che si faccia ricadere sulle loro spalle la responsabilità di Servizi inefficienti, improduttivi e spesso disumani per l’elevato “carico di lavoro”, quale conseguenza del blocco delle assunzioni deciso da molte Regioni;
-la Fials ritiene che debba essere fortemente migliorata la qualità dell’assistenza da fornire al cittadino/utente, ribadendo comunque la centralità del S.S.N. e dei Servizi di sua competenza, senza nulla togliere all’assistenza fornita dalla Sanità Privata che deve essere integrativa alle eventuali carenze della Sanità Pubblica. Sarà, pertanto, necessario modificare l’attuale normativa relativa al Ministero della Università per far allargare le maglie dei posti disponibili per gli studenti che vorrebbero accedere alle Scuole delle Professioni Sanitarie (Infermieri, Fisioterapisti, Tecnici di Laboratorio, Tecnici di Radiologia, ecc.,ecc.) che attualmente sono a “numero programmato”;
-il Governo, le Regioni e le Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie, non devono continuare a gestire la Sanità come un’industria metalmeccanica per far quadrare i bilanci aziendali solo sotto l’aspetto ragionieristico, riducendo di anno in anno la spesa del personale dipendente, ma vanno prodotte ingenti economie sugli sprechi, sulle costosissime consulenze (spesso inutili), sulla razionalizzazione e utilizzo delle risorse, per canalizzarle sulla revisione delle dotazioni organiche sotto l’aspetto quanti/quantitativo e investire sulla formazione del personale dipendente di ogni ordine e grado;
-un ruolo primario del Sindacato nella “contrattazione integrativa aziendale”, soprattutto nella verifica dei fondi contrattuali e dei risultati raggiunti attraverso il diritto di informazione su tutti i processi di riorganizzazione dei Servizi, di modifica delle dotazioni organiche e di tutti gli atti che puntano a migliorare l’efficienza e la produttività dell’ASL di Viterbo; analogamente devono rientrare nei poteri di contrattazione tutte le materie che a vario titolo riguardano il salario dei lavoratori, l’organizzazione del lavoro e dei Servizi, compresi i turni, gli orari di lavoro ed il fabbisogno di personale nelle Strutture Complesse, nei Dipartimenti, nei Distretti, ecc.;
- la necessità di realizzare, durante l’arco dell’attuale vigenza contrattuale, la stabilizzazione di tutto il personale precario, a qualsiasi titolo assunto alle dipendenze dell’ASL, così come é doveroso internalizzare tutti i Servizi affidati a ditte esterne;
-in ultimo, il Comitato Direttivo Provinciale fa propria la convinzione che i Lavoratori della Sanita’ ed i cittadini devono realizzare una grande alleanza per sconfiggere le pratiche peggiori del clientelismo, degli sprechi e dello sperpero delle risorse che, come spesso ci informa la cronaca nazionale, si consumano in molti ospedali dietro false scelte di “aziendalismo” e, così, restituire dignità alle funzioni degli operatori e dei professionisti per tendere all’elevazione della qualità delle prestazioni erogate.
Con questo spirito la Fials e’ impegnata affinché si sottoscriva subito il Contratto nazionale di lavoro del comparto, ormai scaduto da ben 21 mesi.
Il presidente Fials
Roberto Talotta