Riceviamo e pubblichiamo - Incredibile come un partito così schivo all’ironia cada puntualmente e quotidianamente nel ridicolo delle proprie dichiarazioni, diventando esso stesso fonte dell’ilarità collettiva.
Se prima di arrampicarsi sui cavilli delle direttive comunitarie in tema ambientale, i lorsignori di Rifondazione comunista si fossero soffermati a leggere più attentamente i quotidiani locali, quelli della loro città, Viterbo, avrebbero capito che le domande che si è posto il senatore Marini sull’intervento dei parlamentari europei in tema di aeroporto, non solo sono state legittime, ma se le sono poste tutti, e proprio tutti.
Grandi, piccini, donne, uomini, giornalisti, lavoratori autonomi, dipendenti pubblici…
Leggere oggi un comunicato di condanna verso chi si è chiesto “Chi sono? Chi li conosce? che vogliono?" perdonatemi, ma tinge l’uscita di Rifondazione comunista di una sana e sviscerata comicità per un partito che si documenta sui fatti locali guardando semplicemente e solamente le figure riportate sui giornali.
Anche perché se non avessero guardato solo il volantino presentato da Forza Italia alla stampa, ma avessero anche letto gli articoli, avrebbero capito che il senatore Marini, e con lui molte altre persone, hanno chiesto lumi sull’intervento dei parlamentari europei non per una mancanza di rispetto verso le loro onorevolissime personalità, quanto perché nessuno, ma veramente nessuno, nemmeno il viterbese con la barba più lunga, si ricorda di averli visti a Viterbo o di aver assistito ad un intervento così accalorato verso la città dei Papi, dall’inizio della sua storia.
Della buona fede dei parlamentari europei, intenti a trattare in modo globale il problema ambientale, nessuno ha mai dubitato.
E la prova è che tutti siamo convinti, e ci aspettiamo che insorgano con la stessa tempestività e decisione, per ogni altro nuovo scalo che il governo decida di costruire sul territorio della Repubblica italiana.
Quella stessa Repubblica che non indugio a definire sfortunata.
Sì, su questo concordo con Rifondazione comunista, e anzi, se mi è permesso, aggiungo qualche altro dettaglio, precisando che la sfortuna degli italiani ha un nome e un cognome: Romano Prodi.
Uno che ha alzato la pressione fiscale di due punti percentuali indistintamente a tutti, ricchi e poveri, con il grande risultato di avere un deficit pubblico più alto di quello dell’altro anno e fermare la produzione delle aziende italiane.
Tornando a noi, più volte, il senatore Marini ha ribadito che la localizzazione dell’aeroporto laziale dovrà avere il benestare dell’Europa, che ne valuterà la rispondenza alle normative comunitarie.
Rifondazione come al solito però deve aver preso “sottogamba” la precisazione, più volte rimarcata pubblicamente. Forse perché inseguendo i grandi nomi in giro per l’Europa, si è dimenticata di prendere nella dovuta considerazione Giulio Marini, un personaggio poco noto a loro, ma molto conosciuto dai viterbesi, dato che è stato votato per ben due volte nelle liste di Forza Italia alla guida della provincia di Viterbo.
Per quanto riguarda le crociate, saremo ben contenti tra qualche anno di essere additati come quelli che ne hanno fatta una per dare a questa città il posto e il benessere che merita nel sistema economico e sociale del Lazio.
Agli amici di Rifondazione comunista consiglio di continuare a coltivare la fantasia, la più fanta che ci sia, quella della fanta politica, della fanta scienza, del fanta ambientalismo.
Forza Italia