Riceviamo e pubblichiamo - Sono indignato e profondamente deluso della decisione assunta dal nostro ministro nonché conterraneo Fioroni ( per fortuna si dice orgoglioso di essere coerente con la sua fede cattolica) di tagliare 12mila insegnanti di sostegno nelle scuole per gli alunni disabili.
I tagli apportati sono una cosa inaudita: e’ come tagliare le gambe a chi già fatica a camminare, colpire chi è debole.
Questa è una ferita reale indegna di un Paese civile come l’Italia, additato fin qui in Europa, tra quelli che hanno le leggi migliori per l’integrazione delle persone con disabilità.
Erano 168.887 i ragazzi con disabilità presenti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado l´anno scorso, 80.318 erano gli insegnanti con posti ‘funzionanti’, cioè effettivi.
Oggi a fronte di 169.345 studenti disabili, i posti funzionanti sono scesi a 68.297”.
Ridurre il numero degli insegnanti di sostegno significa, cacciare gli studenti disabili dalla scuola pubblica motivo per cui ribellarsi è naturale per un paese civile che non emargina chi gia nasce emarginato.
Se si deve risparmiare ti suggerisco caro ministro di ridurre, anzi annullare i finanziamenti alle scuole private che d’altronde sono in netta violazione dei dettati costituzionali.
Voglio ancora illudermi sulla possibilità di un suo ripensamento ma sia chiaro che se veramente i tagli ci saranno e se gli studenti saranno penalizzati nel loro diritto allo studio, altro che i fischi di Napoli troverà nella Cgil una opposizione durissima.
Dice il Dalai Lama “Gli esseri umani non hanno solo il potere di rendere felice la propria vita ma anche quello di aiutare gli altri. Noi abbiamo una creatività naturale; è molto importante esserne consapevoli".
Il segretario generale della Cgil
G. Battista Martinelli