- Riunite in prefettura le sezioni prima amministrazioni d'ordine, e terza territorio ambiente e infrastrutture, della conferenza permanente per pianificare gli interventi necessari per affrontare l’emergenza incendi dell’estate scorsa.
Presenti, con il Prefetto, direttore della protezione civile della regione Lazio, procuratore della repubblica di Civitavecchia e sostituto procuratore della repubblica di Viterbo, questore, comandante provinciale dei Carabinieri, comandante provinciale Vigili del fuoco, comandante provinciale Corpo forestale dello stato, direttore ufficio provinciale del lavoro, direttore agenzia del territorio - ufficio Provinciale di Viterbo, Direttore Ufficio Demanio Filiale Lazio, rappresentanti del comando provinciale Guardia di Finanza , scuola sottuficiali dell’Esercito, casa circondariale di Viterbo, sindaci di Bagnoregio, Grotte di Castro e Villa S. Giovanni in Tuscia nonché rappresentanti di altri comuni della provincia, con i dirigenti prefettizi.
Illustrati i compiti dei sindaci alla luce dell’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri del 28 agosto 2007 che inserisce la regione Lazio, e i comuni ivi ricompresi, nel novero dei territori maggiormente danneggiati dagli incendi e li obbliga ad interventi immediati per fronteggiare le conseguenze derivanti da tali eventi.
Il direttore della protezione civile della regione lazio ha dato notizia dell’emanazione di un provvedimento del capo dipartimento della protezione civile, nominato con l’ordinanza suddetta commissario delegato, in cui il presidente della regione è designato soggetto attuatore per il Lazio.
Successivamente ha proceduto ad indicare che, nella realizzazione del “catasto incendi”, le linee di attuazione predisposte dal presidente della regione sono ispirate alla reciproca collaborazione con i sindaci attraverso forme di cooperazione con le amministrazioni comunali. Istruzioni sulle modalità di formazione del “catasto”, previsto dalla legge, verranno comunicate a ciascun comune, a cura degli uffici regionali competenti, e sarà reso disponibile un numero verde regionale per le informazioni necessarie.
Apposito accordo è stato stipulato dalla regione Lazio con l’Anci per l’ausilio tecnico a tutti i comuni nella predisposizione delle attività necessarie ad attuare quanto stabilito nell’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri.
Richiamati i vincoli legali imposti, quali il divieto di diversa destinazione per le zone boscate e i pascoli per un periodo di almeno 15 anni, il divieto di edificazione di strutture e infrastrutture per insediamenti civili e attività produttive per 10 anni, il divieto di attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse pubbliche per un periodo di 5 anni nonché il divieto di pascolo e caccia per un periodo minimo di 10 anni.
Parimenti sono state sottolineate le pesanti sanzioni pecuniarie previste dalla legge per i trasgressori nonchè i profili inerenti la tutela degli interessi erariali per i danni subiti dalle aree percorse dal fuoco con l’impegno a provvedere, da parte delle competenti Autorità, a seguito di azione penale e con individuazione dei “mandanti” degli incendi dolosi, al sequestro dei beni dei responsabili ( anche se di modesta entità) quale forma di “garanzia del credito erariale”.
Risposta forte e compatta di tutte le Istituzioni statali, di fronte all’emergenza e alle devastazioni di intere aree nel territorio della provincia, che hanno espresso la ferma volontà di utilizzare tutti gli strumenti per la prevenzione e la repressione dei comportamenti degli autori di tali gravi episodi.