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Fabio Balletti
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Riceviamo e pubblichiamo
- Fiera di Viterbo Srl è cosa diversa da Tuscia Expo.
Il primo soggetto è una società che organizza eventi o, meglio, che fino a quest’anno ha organizzato eventi nel polo fieristico del capoluogo.
Tuscia Expo, come è di pubblico dominio, è l’ente partecipato (del quale fanno parte la Regione Lazio, Provincia, Comune di Viterbo e Camera di Commercio) che gestisce la struttura.
Già questa distinzione di ruoli e di competenze dovrebbe, da sola, essere sufficiente a correggere il tiro relativamente ad alcune notizie circolate ieri sulla stampa cittadina.
Premesso che è tutto vero quanto riportato in termini di disagi patiti dagli standisti, anche se la realtà non si è presentata in maniera così apocalittica come è stata descritta, a mio modestissimo parere il pezzo andrebbe integrato con qualche altra informazione.
Una precisazione su tutte: nonostante il caldo tropicale patito in fiera, l’edizione 2007 di Sabopiù, dati alla mano, si è conclusa con un bilancio straordinario, in termini di affluenza da parte degli operatori del settore e sotto il profilo degli affari conclusi.
Un dato, questo, in controtendenza con quello di altre manifestazioni più blasonate a livello nazionale e internazionale.
Altro chiarimento dovuto: tra le vittime del caldo, della scala mobile e del black out, figura in prima linea proprio Fiera di Viterbo Srl.
Non un semplice marchio, ma una realtà imprenditoriale fatta di persone che lavorano quotidianamente, tutto l’anno, per la riuscita di manifestazioni di settore che, col tempo, hanno raggiunto una significativa affermazione a livello nazionale.
Ciò che va evidenziato è che, nel corso dei quattro giorni di apertura di Sabopiù, quello che non ha funzionato non è imputabile in alcun modo a Fiera di Viterbo, società che, tra l’altro, paga un cospicuo canone a Tuscia Expo.
Fin dalla giornata di apertura del salone, e non è la prima volta che accade, si sono verificati diversi guasti alla struttura che noi abbiamo subito fatto presente all’ente gestore.
Un esempio: non appena la scala mobile ha smesso di funzionare, mi sono premurato di chiedere un intervento tempestivo da parte di Tuscia Expo. Mi è stato risposto, ho i documenti che lo testimoniano, che avremmo dovuto proseguire senza l’utilizzo della stessa scala.
Non posso accettare, tuttavia, che una realtà imprenditoriale che continua ad operare nel territorio di competenza, nonostante tutte le avversità e le difficoltà esterne, debba subire un linciaggio mediatico per colpe, o per la negligenza, da attribuire ad altri soggetti.
Fabio Balletti
Presidente di Fiera di Viterbo Srl