Riceviamo e pubblichiamo - Alla luce delle recenti polemiche che hanno visto alcuni parlamenterai europei schierarsi con veemenza contro la realizzazione del terzo scalo laziale, ritengo utile segnalare, che nell'ambito della recentissima iniziativa "pacchetto aeroporti" della Commissione Europea (presentata appena il 24 gennaio scorso), la commissione ha presentato una comunicazione sulle risorse aeroportuali, intitolata "An action plan for airport capacity, efficiency and safety in Europe".
Il documento contiene spunti e informazioni molto interessanti.
La Commissione Europea delinea, invero, gli sviluppi futuri dell'azione comunitaria in materia aeroportuale, in relazione al previsto "capacity crunch " (crisi della capacità aeroportuale) prevista tra non molti anni. Recita infatti il paragrafo 7 del documento: "Se gli attuali livelli di capacità non saranno drasticamente aumentati, si stima che 60 aeroporti europei saranno gravemente congestionati e che i maggiori 20 aeroporti saranno saturi almeno 8-10 ore al giorno entro il 2025".
Il paragrafo 3 recita: "In una società moderna la connettività è la base per la competitività economica, per la coesione sociale e regionale e per lo sviluppo culturale. Conseguentemente, non solo le necessità economiche e commerciali della globalizzazione spingono la crescente domanda per i trasporti aerei, ma la domanda per i viaggi aerei è anche rafforzata dai bisogni sociali e culturali."
Il paragrafo 5: "Gli aeroporti sono di significativa importanza economica, sia su scala locale che globale. Mentre gli operatori degli aeroporti europei impiegano direttamente circa 120.000 dipendenti per servire 580 milioni di passeggeri all'anno, il totale della forza lavoro a terra delle aziende aeronautiche, della manutenzione, della ristorazione, del commercio e del controllo del traffico aereo ammonta a circa 1,1 milione di lavoratori. Il settore aeroportuale crea direttamente in media 925 posti di lavoro per milione di unità (cioè un passeggero o 0,1 ton di carico). La vicinanza ad un aeroporto principale è per il 31% delle imprese un fattore chiave per la localizzazione di impianti produttivi. Per i servizi bancari o assicurativi, il trasporto aereo costituisce il 50% della domanda di trasporto totale. Una industria dei trasporti aerei efficiente contribuisce quindi agli obbiettivi stabiliti nell'Agenda di Lisbona"
Nel paragrafo 12 si legge: "Gli aeroporti regionali sono importanti per lo svilupo di una rete di trasporti integrata europea. A questo riguardo sarebbe auspicabile sbloccare le capacità latenti a livello di aeroporti regionali [...]. Gli Stati membri dovrebbero tentare di migliorare l'accessibilità di tali aeroporti attraverso ferrovie e strade per permettere loro di agire come aeroporti sostitutivi" (il testo completo, in inglese o francese è in: http://ec.europa.eu/transport/air_portal/airports/index_en.htm).
Come si vede, la Commissione Europea sottolinea l'importanza degli aeroporti locali per lo sviluppo territoriale, invitando conseguentemente gli Stati membri ad incrementarne le potenzialità anche mediante la realizzazione di infrastrutture per la loro connettività e indica i valori statistici che ne dimostrano la capacità di accrescere occupazione e ricchezza, quasi a rafforzare la convinzione di quanti, come me, vedono nell'aeroporto una estrema e decisiva possibilità di progresso - non solo economico, ma anche sociale e culturale - per la nostra Provincia.
Il presidente del Comitato Aeroporto di Viterbo
Giovanni Bartoletti