- In questi giorni, a seguito della chiusura della strada provinciale Castel S. Elia sono giunte a Palazzo Gentili comunicazioni da parte di alcune imprese locali sui disagi derivanti dall’interruzione della circolazione stradale.
A tale proposito l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Rizzello illustra l’iter avviato dalla Provincia per risolvere la situazione.
“Considerato che la vicenda coinvolge oltre ai cittadini anche alcune aziende, ritengo doveroso spiegare nel dettaglio il lavoro che abbiamo avviato, finalizzato a consentire la più celere risoluzione del problema, così da limitare al massimo le ripercussioni negative sull’economia del territorio.
Lo scorso 21 agosto, in seguito a un incendio di origine dolosa, dopo l’immediato intervento della Provincia e del Corpo forestale dello Stato dice - abbiamo deciso di chiudere la strada al traffico.
Nei giorni successivi si è ritenuto necessario adottare una procedura di somma urgenza, provvedendo al taglio della vegetazione sulla scarpata sopra la strada per meglio valutare la pericolosità della situazione e iniziare le operazioni di messa in sicurezza. Durante queste prime operazioni, proprio per ridurre i disagi, la circolazione è stata riaperta a senso unico alternato”.
Quindi l’imprevisto. “Conclusa la prima fase di intervento continua si sono verificati ulteriori problemi: dalla parete sono continuati a crollare massi tufacei di grosse dimensioni, mettendo così a rischio l’incolumità delle persone e costringendoci per forza di cose a interrompere nuovamente la circolazione dallo scorso 13 settembre. A questo punto infatti si è potuta notare in maniera evidente la situazione di pericolo”.
Si tratta di massi dagli 80 ai 100 centimetri di diametro collocati in posizioni fortemente instabili. “Ci rendiamo conto dei disagi, ma riaprire la strada in queste condizioni avrebbe significato concretamente mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini”.
Per ripristinare una condizione ottimale sarà necessario un intervento di chiodatura delle masse rocciose instabili e la posa in opera di idonea rete metallica con intelaiatura di cavi di acciaio per arginare la possibilità di ulteriori frane; tale intervento è già in corso di esecuzione e consentirà la riapertura della circolazione stradale entro la fine del mese.
“Mi rendo conto delle difficoltà di questi giorni e per tale motivo - nonostante un impegno economico notevole, di circa 210.000 euro la Provincia si è subito attivata per risolvere il problema. Resto comunque disponibile per chiarimenti con i cittadini e le imprese che ritengano opportuno un approfondimento”.