Riceviamo e pubblichiamo
- Il dibattito sull’aeroporto a Viterbo ha evidenziato la grave carenza delle ferrovie nell’Alto Lazio, come da anni noi stiamo denunciando.
La Roma Capranica Viterbo, con tempi di percorrenza ancora troppo lontani dalle esigenze dei viaggiatori; la Viterbo Orte priva di collegamenti interregionali; la Roma Civitacastellana Viterbo scollegata dalle altre linee e soprattutto la Civitavecchia Capranica Orte ancora incredibilmente chiusa.
Eppure questa ferrovia permetterebbe di collegare il porto di Civitavecchia con l’auspicato aeroporto di Viterbo, ampliando il flusso turistico, visto il grande sviluppo del porto tirrenico ( 3.000.000 di croceristi previsti nel 2008).
A questo punto non esistono più alibi, dobbiamo creare sia a livello politico che imprenditoriale un fronte comune, che faccia della necessita di potenziare le attuali ferrovie un doveroso obbligo.
Ciò in funzione di riaprire immediatamente la ferrovia Civitavecchia Orte, per evitare che il previsto aeroporto a Viterbo diventi una cattedrale nel deserto, senza dimenticare che anche l’interporto di Orte, attualmente in costruzione, dovrà avere un necessario sbocco verso Civitavecchia.
Gabriele Pillon
Comitato ferrovia Civitavecchia Orte