Riceviamo e pubblichiamo
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Valerio De Nardo
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- Posso dire una cosa? Posso farlo con i miei dubbi, senza dovermi schierare tra i “pro” ed i “contro”? E’ possibile ragionare un attimo sul senso civile del confronto delle idee?
Parafrasando il padre della psicanalisi, mi viene da dire che l’aeroporto a Viterbo sta divenendo totem (del suo possibile sviluppo) e tabu’ (nella discussione pubblica).
Freud muoveva dalla nozione antropologica di totem, l'oggetto sacro, per lo più un animale, che viene considerato simbolo della tribù e contraddistingue l'appartenenza alla tribù stessa e una specie di legame di parentela fra tutti i membri di essa.
Nel gruppo totemico vigono tabù, cioè divieti, tra cui non uccidere l'animale totemico, né mangiarne la carne.
C’è stato un atto di iniziativa politica di alcuni europarlamentari, che hanno tutta la legittimità di operare il loro mandato con gli strumenti a loro disposizione.
Ma sicuramente tale iniziativa ha difettato di un rapporto con le istituzioni locali e di un confronto con le formazioni sociali e rischia di apparire e di essere, in un contesto di competizione territoriale, un atto “contro” invece che un atto “per”.
Quel che mi preoccupa, però, è il tono della polemica che si è levata da parte di alcuni: rozza, volgare, aggressiva.
So che in questo momento a parlar male dell’aeroporto civile a Viterbo si rischia di passare per bestemmiatori, eppure, da semplice cittadino, vorrei farmi un’idea ascoltando opinioni tra loro diverse.
Non vorrei che l’abitudine al tifo ci negasse la possibilità dell’ascolto.
L'espressione "fare l'avvocato del diavolo" indica chi, in una discussione, sostenga una tesi contraria a quella generalmente accettata.
Più precisamente si tratta di quella figura che, nel processo di canonizzazione, si oppone alla santificazione o alla beatificazione di qualcuno.
Una figura, sarebbe meglio dire, che esisteva visto che, per velocizzare le santificazioni, Wojtyla ha preferito abolirla.
Ecco: non vorrei che per mandare Viterbo in paradiso ci scordassimo di poter correre il rischio, ancora una volta, di raccogliere la spazzatura della metropoli romana.
Personalmente so che oggi gli aerei iniziano sulla nostra città la fase di atterraggio verso Fiumicino e ne sentiamo la presenza: che cosa succederà quando la città dei papi sarà la meta finale di un intenso traffico di velivoli commerciali?
Insomma non vorrei che dietro al totem ci sia la fregatura, ma, soprattutto, non mi piace l’idea che parlarne sia tabù!
Valerio De Nardo