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Bigiotti
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Riceviamo e pubblichiamo
- Non sono solito rispondere a chi "tira in ballo" il mio nome senza firmarsi in prima persona, trincerandosi in maniera goffa dietro a sigle ed acronimi.
Questa volta, mi riferisco alla questione dell'ordinanza di chiusura della struttura "La fattoria" di Bagnoregio che di fatto ha reso impossibile lo svolgimento della festa dell'Unità, ritengo doveroso puntualizzare molto brevemente, senza lasciarmi però tentare dall'occasione per andare oltre.
Nessun attentato alla democrazia, solo un'ordinanza, niente altro che un atto dovuto già anticipato al prefetto dal sindaco in data 29 agosto 2007 (Prot. N.10792) a seguito di formale diffida (senza alcun seguito) alla Soc. "La Fattoria" del 27 Luglio 2007 (Prot. N.9731), tutto è diventato assolutamente improrogabile dopo la denuncia inviata dalla Guardia Forestale alla Procura della Repubblica ed al sindaco in data 10 Settembre scorso (Prot. N. 11247).
Per quanto riguarda la tempistica di questa ordinanza è necessario fare alcune precisazioni.
Chi scrive mette sott'accusa il sindaco, il sottoscritto e tutti gli amministratori (senza alcun distinguo, quindi sia di maggioranza che di minoranza) di non saper fare politica e di essere antidemocratici per aver emesso questa ordinanza tre giorni prima della festa dell'Unità.
Voglio fare solo due brevi considerazioni a questo riguardo.
Ne io, né il sindaco, né gli altri amministratori (almeno quelli da me interpellati) sapevamo la data di questa festa, nessuno di noi aveva ricevuto l'invito per la festa dell'Unità di Bagnoregio.
Questo per ricordare a chi scrive che in questi casi lo spirito di democrazia, l'eleganza dello stile, il galateo della politica prescrivono di invitare le autorità locali politiche ed amministrative, dunque anche il sindaco, il vicesindaco e gli assessori.
Soltanto una pura coincidenza, dunque, quella della concomitanza tra festa ed ordinanza, niente di più. Nessuna persona di buon senso si sarebbe mai opposta alla festa dei Ds di Bagnoregio sia per una questione di etichetta, sia per una questione di convenienza, già proprio di convenienza.
Un avversario politico attento sa benissimo che a Bagnoregio queste feste sono sempre state fatte, più fanno le feste e più perdono consensi, più stanno insieme e più litigano, non sono considerazioni farneticanti ma solo analisi dei numeri, politiche 2001 voti 850, politiche 2006 voti 457 con il minimo storico delle provinciali 2005 con 389 voti.
I Ds a Bagnoregio sono praticamente scomparsi, probabilmente anche per atteggiamenti di questo genere.
Non so se chi scrive era tra i presenti, poche settimane fa, quando è stato perpetrato un "golpe" in piena regola sovvertendo, con solo tre iscritti presenti al momento, il direttivo comunale Ds della sezione di Bagnoregio.
Mi auguro vivamente che non si tratti della stessa persona che oggi viene a dispensare, generosamente, lezioni di democrazia, altrimenti devo concludere che è veramente troppo facile vincere le elezioni con un'opposizione di questo genere.
Francesco Bigiotti
Vicesindaco di Bagnoregio