Riceviamo e pubblichiamo - Il circolo di Rifondazione Comunista di Viterbo, nel ribadire la propria radicale contrarietà alla realizzazione a Viterbo del terzo scalo aeroportuale di Roma destinato al traffico “low-cost”, esprime il suo profondo sdegno per la campagna di criminalizzazione ed intimidazione cui si è assistito in queste ultime ore nei confronti di alcuni parlamentari europei che hanno avuto l'ardire di esprimere legittime posizioni di motivato disaccordo con il fragoroso coro (che si vuole spacciare per unanime) degli ultrà dell'aeroporto.
Metodi, contenuti e linguaggio utilizzati dagli autori di questa levata di scudi sono indegni di un confronto democratico e mirano palesemente ad inibire lo sviluppo di un dibattito sereno e soprattutto informato su di una vicenda - quella della eventuale realizzazione dell'aeroporto - che certamente riguarda direttamente il territorio di Viterbo ma che altrettanto indiscutibilmente attiene al modello di sviluppo della nostra regione e dell'intero paese.
Vediamo ancora una volta tristemente e spudoratamente messa in atto la strategia di affibbiare al contraddittore l'etichetta di “terrorista” rifuggendo così il confronto dialettico sugli elementi concreti, gli obiettivi auspicati e le opinioni argomentate, con la grottesca pretesa di contestare persino la legittimazione all'iniziativa politica di parlamentari che proprio tale mandato hanno ricevuto dai loro elettori.
Dopo i proclami messianici sforniti di qualsiasi elemento obiettivo di supporto, è questo un altro segno evidente della debolezza e pretestuosità delle posizioni di chi vorrebbe convincerci a contrabbandare la nostra salute, la nostra serenità, l'integrità del nostro territorio e delle nostre risorse naturali (quelle termali, che si verrebbero a trovare a ridosso della pista, in particolare) in cambio di qualche incerto, sicuramente precario e flessibile posto di lavoro, di un vaticinato “effetto volano” su turismo, commercio, terziario ed ulteriori investimenti infrastrutturali che se da una parte è totalmente improbabile dall'altra sarebbe per certi versi foriero solo di ulteriori scempi e speculazioni.
Ed ancora più ferma è quindi la nostra opinione che meramente speculativi sono in realtà gli intenti di chi tanto alza la voce per sostenere la necessità di quest'opera che, lungi dall'essere la panacea, la manna che calerebbe su noi viterbesi, “... porterà come scrive Giulietto Chiesa solo problemi e nessun vantaggio, salvo agli speculatori edilizi e agli arraffoni locali in cerca di voti attraverso l'inganno e la demagogia”.
Partito della Rifondazione Comunista Circolo di Viterbo