Riceviamo e pubblichiamo
- Prendo nota che della possibile localizzazione a Viterbo del terzo aeroporto del Lazio si parla pure in Europa.
Anche se a dichiararsi contrari, mi pare non tanto alla città di Viterbo ma all'"incremento dei voli aerei", sono solo 8 deputati su 785, ed il loro portavoce, già giornalista e democratico di lungo corso, informa, con un appello ai viterbesi, che "anche in Europa ci sono idee sbagliate sul futuro e persone che scrivono le sciocchezze contenute nel paragrafo 7 del pacchetto aeroporti" in tema di incremento del traffico aereo.
Bene a sapersi e riflettano gli altri 777 parlamentari eletti da quasi mezzo miliardo di cittadini, ignari (è possibile?) di inviare tutti insieme a Bruxelles un bel pacco di scrittori di sciocchezze.
C'è poi l'espressione "demagogia plebea" usata nei confronti di chi, verificato che un terzo aeroporto nel Lazio si dovrà fare, sollecita democraticamente una scelta che tenga anzitutto conto dei criteri di sicurezza, agibilità, efficienza, individuati dagli enti tecnici competenti in Viterbo e si impegna a cogliere le conseguenti possibilità di decollo economico del territorio.
Demagogia plebea? Sì, ma nel senso vero dei termini.
Demagogia, cioè, come "comportamento politico incline ad assecondare le aspettative della gente sulla base della percezione delle sue necessità" e plebe, come popolo, quello che nella Roma antica era distinto dal "patriziato".
Certo la terminologia ha avuto poi vari altri significati e già Platone la usava come una "forma di governo che deriva dalla degenerazione della democrazia e che sarebbe preludio della tirannide".
Figuriamoci allora se non possiamo comprendere chi la usa dopo esser vissuto a Mosca dieci anni come corrispondente dell'Unità ed ha dovuto assistere da vicino a quella degenerazione della democrazia in tirannide abiurata da tempo dai cittadini russi.
Basta però con osservazioni politiche che nulla ci devono "azzeccare" con la scelta del terzo aeroporto del Lazio, la quale deve essere esclusivamente tecnica.
Buon impegno a tutti!
Renzo Trappolini