Riceviamo e pubblichiamo
- Erroneamente e per un difetto di comunicazione sono state omesse le nostre firme dalla lettera scritta, al Ministro Bianchi, da alcuni nostri colleghi euorparlamentari.
Con questa nota vogliamo comunicare la nostra adesione all’appello contro la costruzione dell’aeroporto di Viterbo.
I motivi sono noti e già espressi da autorevoli personalità del mondo dell’ambientalismo, vogliamo ribadirli alcuni, in particolare due.
La difesa del clima dagli sconvolgimenti attuali è innanzitutto difesa della nostra specie. E’ risaputo che il traffico aereo è di gran lunga la fonte di emissioni di gas serra che cresce più in fretta.
Le previsioni OCSE ci informano che a causa dell’incremento del traffico aereo entro il 2020 verrà utilizzato il 250% in più di combustibili fossili.
C’è l’obbligo di rispettare il protocollo di Kyoto e i relativi piani delle emissioni. Cosa che l’Italia fin qui non è riuscita a fare.
Sono per altro in via di applicazione nuove norme di inserimento delle emissioni aeree nel computo. Occorre fare il punto su cosa ciò comporti. In secondo luogo la partecipazione democratica è anche l’obbligo di rispettare normative europee che prevedono passaggi come la VIA e l’Italia ha accumulato fin qui troppo infrazioni. Due buone ragioni per una firma e per chiedere la discussione approfondita.
Roberto Musacchio (Capo delegazione PRC Parlamento Europeo)
Giusto Catania (Parlamentare Europeo PRC)
Vincenzo Aita (Parlamentare Europeo PRC)
Il testo della lettera inviata a Bianchi
Al Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi
Egregio Ministro,
fonti di stampa informano che il Governo italiano, attraverso il suo Ministero dei Trasporti, si appresterebbe a dare il via libera all'ampliamento dell'aeroporto di Viterbo in vista della sua ridefinizione come sede del traffico low-cost.
Noi siamo nettamente contrari a una tale decisione in primo luogo perchè ogni decisione su un nuovo aeroporto deve tenere conto dell'impatto sull'ambiente circostante, della necessità di non costruire un numero eccessivo di infrastrutture sullo stesso territorio, e deve essere coerente con la finalità di gestire il trasporto aereo considerando il fatto che si tratta di una delle attività che più danni provoca all'equilibrio della biosfera.
Nell'immediato noi chiediamo fermamente di soprassedere a qualunque decisione fino a che non si disporrà di un'adeguata valutazione dell'impatto ambientale. Base indispensabile di partenza per un'ampia consultazione popolare di tutte le comunità interessate.
Cordiali saluti
Vittorio Agnoletto
Giovanni Berlinguer
Giulietto Chiesa
Claudio Fava
Monica Frassoni
Sepp Kusstatscher
Pasqualina Napoletano