- Prosegue la “Festa della pace”, l’iniziativa organizzata dalla Regione Lazio in collaborazione con la Provincia di Viterbo i Comuni di Soriano nel Cimino, Marta, Orte e Tuscania con una serie di concerti e un unico filo conduttore, quello che rimanda al tema della festa.
Dopo la taranta salentina del gruppo etno Alla Bua a Soriano nel Cimino e la musica zingara degli Acquaragia Drom, sullo stile di Goran Bregovic, a Marta, oggii tocca ancora alla taranta salentina degli Ariacorte, in piazza del Plebiscito a Tuscania (in caso di maltempo, l’esibizione si svolgerà al teatro Il Rivellino). A chiudere la festa sabato 15 la BandAdriatica, bras band repertorio che spazia dalla taranta alla musica balcanica a Orte in piazza della Libertà.
“I concerti tutti a ingresso gratuito e con inizio alle 21,30 rappresentano appuntamenti di grande qualità. Saranno anche occasione di aggregazione, dove la musica diviene cultura di pace e di socializzazione. La diffusione della cultura della pace passa infatti anche attraverso le note, specialmente tra i ragazzi”.
Nell’ambito del progetto di rivalutazione e divulgazione del patrimonio culturale tradizionale, gli Ariacorte partono dal linguaggio espressivo tradizionale e con il supporto dello studio approfondito dalle caratteristiche armoniche, melodiche e ritmiche, si propongono di sviluppare una musica che, pur avendo radici antiche, si presenta come una reinterpretazione di moduli tipici della cultura musicale popolare in rapporto ad una espressività e ad una identità moderna ed attuale.
Il sound che ne scaturisce resta inconfondibilmente salentino, ma con una complessità quasi orchestrale.
L’armonioso intreccio di voci, supportato dalla sonorità del linguaggio degli strumenti musicali, dalla vivacità degli arrangiamenti e dalla presenza scenica di alcuni danzatori imprime allo spettacolo del gruppo una intensità emotiva che coinvolge anche l’ascoltatore meno attento.
BandAdriatica: ecco dieci musicisti le cui note nascono dall’incontro di tre musicisti di provenienza diversa. Claudio Prima, organettista e vocalist, Emanuele Coluccia, sassofonista di spicco della scena pugliese, e Redi Hasa, virtuoso violoncellista albanese trapiantato nel Salento.
Il risultato è un progetto trascinante e innovativo che riunisce il fascino della musica di strada e l’eleganza della sperimentazione in uno spettacolo frenetico e travolgente, da vivere a distanza possibilmente ravvicinata.