Riceviamo e pubblichiamo
- Non c’è lealtà nei confronti della città. Non c’è chiarezza.
Lo scontro tra titani, il presidente del consiglio comunale Cappellani ed il sindaco Moscherini, ha fatto tremare le mura di palazzo del Pincio.
L’episodio resta solo apparentemente oscuro, perché l’immedita presa di posizione di Cappellani sull’Enel lo spiega abbastanza chiaramente.
E’ lo stesso Cappellani a segnalare che qualcosa non va nel rapporto con l’Enel e l’intimazione all’ente elettrico di fermare le trattative private la dicono lunga.
Poco prima anche l’opposizione con un’ interpellanza aveva chiesto chiarimenti sull’effettiva destinazione dei fondi Enel elargiti per la stagione estiva al lungomare. Ma anche qui nessuna risposta.
E’ evidente che con l’Enel Moscherini ha fatto tutto di testa sua, ha chiesto ed ottenuto, ma sempre e solo di testa sua. Il solito, noto vizietto dei favori per gli amici e per gli amici-degli-amici ?
Ed allora Cappellani, per ripicca, su questo argomento parla come se fosse il sindaco.
Ma non c’è lealtà nei confronti della città. Non c’è chiarezza nemmeno da parte sua.
Cappellani fa il sindaco, ma dimentica di chiedere al sindaco ufficiale, Moscherini, di riunire l'osservatorio ambientale che Moscherini non ha mai riunito e che è lì, senza che nessuno sappia bene che cosa faccia.
Dimentica ancora Cappellani che tutti i comuni del comprensorio hanno già preso posizione contro la trattativa “one to one” attivata dallo stesso Moscherini a Civitavecchia.
I comuni di Tarquinia, Tolfa, Allumiere e S. Marinella hanno già riscosso dall’Enel la disponibilità ufficiale a sedersi attorno ad un tavolo per discutere la convenzione , ma al tempo stesso hanno ribadito con forza che la sede istituzionale giusta è quella del tavolo della salute e del tavolo dello sviluppo che la regione si è impegnata a promuovere, con la mediazione del ministro Bersani.
Nessun atto in questo senso, nessuna richiesta invece da parte del comune di Civitavecchia che ha spaccato di fatto il fronte dei comuni e continuato con il metodo Moscherini isolandosi dal resto del territorio.
E non c’è ancora lealtà e manca ancora la chiarezza verso una città che, mentre la costruzione della centrale procede senza soste, vede a rischio la propria salute e sente allontanarsi le attese prospettive di sviluppo e di occupazione, per tutti, verso un mesto ed inesorabile tramonto.
Segreteria Ds Civitavecchia