Riceviamo e pubblichiamo - Leggendo la lettera scritta dal comitato contro l’aeroporto al Ministro Bianchi, in cui vengo dati 10 No all’aeroporto al fine di tutelare l’ambiente, viene da chiedersi se chi si professa “..rappresentante di movimenti e strutture che si impegnano in difesa dell'ambiente” sia al corrente delle più moderne teorie scientifiche per la salvaguardia e la tutela dello stesso.
Già perché leggendo la lettera, si evince che l’unica soluzione per tutelare l’ambiente è quella di non fare: peccato che questa soluzione oltre che obsoleta, non sia supportata da alcun valido criterio scientifico.
Un recente rapporto (Stern Review) sulle ripercussioni economiche dei cambiamenti climatici, commissionato dal governo britannico e redatto dall'ex dirigente della Banca Mondiale Nicholas Stern, indica che l’inquinamento prodotto dagli aerei rappresenta l’1,6% delle emissioni totali di gas a effetto serra, a fronte di un 24% prodotto per la generazione di energia e di un 18% prodotto dal disboscamento, e che semplicemente smettere di volare, oltre che impraticabile da un punto di vista dello sviluppo, comporterà ben pochi benefici ai cambiamenti climatici.
Questo rapporto suggerisce che, per far fronte alle legittime aspirazioni di sviluppo per l’umanità, è utopistico trincerarsi dietro dei no, ma si deve investire nella ricerca, promuovendo lo sviluppo di tecnologie a basso inquinamento.
Spronate da questo rapporto alcune compagnie aeree, tra le quali la low cost easyJet, si stanno dotando di un codice ambientale in cui si impegnano ad investire parte dei loro proventi per minimizzare l’impatto ecologico del trasporto aereo.
Viene da chiedersi se i membri del comitato contro l’aeroporto sanno che gli scali aeroportuali ad alto traffico, come Fiumicino, richiedono agli aeromobili di percorrere circuiti di attesa più estesi ed effettuare tempi di rullaggio più lunghi da e verso la pista, con un conseguente utilizzo maggiore di carburante.
Se non si realizza il terzo aeroporto nel Lazio, si dovrà ampliare Fiumicino, con gravi conseguenze per l’ambiente!
Mi chiedo se i membri del comitato sanno che per legge il nulla osta alla realizzazione del terzo scalo laziale verrà rilasciato soltanto dopo un accurato studio di fattibilità ambientale.
Per l’ambiente e per la sicurezza di tutti, la costruzione del terzo scalo non è più rimandabile, ma può e deve essere realizzato e gestito in modo eco-compatibile.
La politica del non fare non paga da alcun punto di vista, men che meno da quello ambientale!
Le moderne teorie fisico-economiche indicano che lo sviluppo sostenibile è possibile se si investe (quindi si agisce, si fa) in tecnologie a basso tenore di carbonio, prima tra tutte la tecnologia nucleare.
Paesi che hanno veramente a cuore l’ecologia, come Francia, Belgio, Germania, Svezia, Svizzera, hanno attuato politiche ecologiche ed economiche in cui il nucleare la fa da padrone: in questi paesi almeno il 30% dell’energia elettrica è prodotta dal nucleare, con punte dell’80%.
L’ex-primo ministro Tony Blair ha rilanciato lo sviluppo nucleare in Gran Bretagna, con un progetto di ammodernamento delle centrali.
Il comitato contro l’aeroporto mi ricorda tanto i Verdi quando proposero il referendum abrogativo del nucleare in Italia nel 1987.
La storia ci dice che i pregiudizi e l’oscurantismo nei confronti del nucleare, hanno causato e causano all’Italia dei gravi danni non solo di natura economica ed ecologica, che rischiano di non esser più sostenibili.
Finalmente in Italia si è tornato a parlare di nucleare, sono al vaglio disegni di legge per attivare una strategia di incremento della produzione energetica che preveda il ricorso al nucleare, come suggerito da esimi studiosi.
Sarei curioso di sapere quale è la posizione dei membri del comitato riguardo a questo aspetto: agire subito o aspettare che l’anidride carbonica ci soffochi?
Pur rispettando le idee del comitato per il No all’aeroporto, credo che si dovrebbe evitare la facile demagogia riguardo l’ambiente, non supportata peraltro da alcun serio criterio scientifico.
Piuttosto credo sia importante impegnarci tutti alla realizzazione di opere, come l’aeroporto, che portano sviluppo, ed esigere che queste siano eco-compatibili: la tecnologia moderna lo consente.
Nicola Roveri
Forza Italia Giovani al Comune di Viterbo