Senza filtro
- Grazie a una nostra interrogazione, abbiamo potuto scoprire che dal 2004, l'amministrazione comunale lascia ad ammuffire, in un angolo dei locali della polizia municipale, un autovelox regolare, tarato e quindi utilizzabile.
Secondo l'assessore Scarinci, il suo mancato utilizzo è stato causato dalla "confusa normativa in materia", elencando alcuni casi di comuni chiamati a rimborsare le contravvenzioni comminate a causa di infrazioni normative.
Scarinci, però, ha omesso di ricordare le migliaia di casi di comuni che "regolarmente" hanno effettuato il controllo della velocità sulle strade di propria competenza senza incorrere in infrazioni.
Ho tenuto a precisare, nel corso dello svolgimento dell'interrogazione, che come Gruppo abbiamo sempre combattuto l'uso degli autovelox ai fini dell'incremento del bilancio comunale (come fece il comune di Castel S. Elia).
Siamo, invece, per la misurazione della velocità ai fini della sicurezza dei cittadini e degli automobilisti disciplinati. Ecco perché non comprendiamo il motivo di un autovelox lasciato a tarlare, anziché utilizzarlo - ad esempio - a Sassacci, o in tutti quei tratti urbani trasformati da alcuni in autodromo.
Siamo convinti, infatti, che i rilevatori di velocità, pur se utili, da soli non siano sufficienti a garantire nel tempo il rispetto dei limiti.
Durante la discussione dell'interrogazione, abbiamo inoltre sottolineato la necessità di un coordinamento in materia con l'assessorato competente della Provincia, affinché si definiscano sistemi di controllo sui tratti più critici di competenza dell'amministrazione provinciale, come la SS Nepesina nel tratto civitonico, Borghetto e via Falerina.
Danilo Corazza - Consigliere comunale Rifondazione Comunista Civita Castellana