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Orte
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Riceviamo e pubblichiamo
- E' rottura tra il comune di Orte e le organizzazioni sindacali, che ricorrono al giudice per valutare se nei comportamenti dell'amministrazione comunale si ravvisi la condotta antisindacale.
La Cisl funzione pubblica, Cgil funzione pubblica e Diccap Sulpm, alla luce dei fatti accaduti, dei numerosi e reiterati atti emessi, evidenziano che, fin dall'insediamento, l'attuale amministrazione ha palesato la volontà di intervenire in maniera "diretta" attraverso innumerevoli provvedimenti sulla struttura organizzativa dell'ente e sulla gestione, in modo arrogante e unilaterale, in barba a leggi e norme contrattuali.
Questo senza darne né formale, né preventiva e né sommaria informazione alle organizzazioni sindacali, con lo scopo di limitare o delegittimare ogni azione di tutela.
Gli atti emessi e tale atteggiamento, contestati puntualmente dalle scriventi, sono stati oggetto di molteplici tentativi di conciliazione bonaria attraverso richieste di incontro, quasi sempre disattese o comunque dilazionate, senza mai una concreta soluzione.
E' stato proclamato lo stato di agitazione del personale, sono stati esperiti ben tre tentativi di conciliazione dinanzi al Prefetto di Viterbo senza rrivare mai a un benché minimo accordo.
Dal 20 aprile, data in cui il presidente della delegazione trattante si presentò alla riunione dichiarando addirittura di non avere alcuna indicazione o direttiva da parte dell'amministrazione, vanificando quindi ogni possibilità di trattare, non ci sono state più convocazioni e pertanto rimangono insolute tutte le problematiche sia contrattuali che riguardanti la funzionalità e organizzazione degli uffici e dei servizi del comune di Orte, generando confusione, incertezza e malcontento ai lavoratori e all'utenza.
Non avendo la possibilità di sedersi a un tavolo di trattativa, neanche su materie dove l'amministrazione è obbligata a trattare, si è arrivati alla necessità di ricorrere, attraverso lo studio legale dell'avvocato Marco Sabatini, al giudice del lavoro con un ricorso per condotta antisindacale contro il comune di Orte nella persona del sindaco Dino Primieri, ritenendo i comportamenti messi in essere dal comune diretti ad impedire, limitare e delegittimare l'esercizio dell'attività sindacale.
La prima udienza, già fissata per il 5 settembre dinanzi al presidente Pascolini, è stata, su richiesta del sindaco di Orte, rinviata al 24 settembre.
Attendiamo fiduciosi un esito positivo di questa vicenda affinché si possa riportare presso il comune di Orte il rispetto delle regole contrattuali e delle leggi, ripristinando buone e corrette relazioni sindacali da cui sicuramente troverà giovamento il personale dipendente, tutta l'attività dell'ente ed i servizi resi ai cittadini utenti.
Cgil Sergio Riccardi
Cisl Renato Trapè
Diccap Sulpm Luciano Agostini