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Il vescovo Lorenzo Chiarinelli
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- Applausi scroscianti per il Coro ortodosso di Mosca nel Duomo di Viterbo e una vera ovazione per Jardi Savall a Palazzo dei Papi.
Sono state due serate eccezionali per il Festival Barocco, organizzato dall’Apt di Viterbo.
La prima, nel Duomo, il commissario straordinario dell’Apt, Alessandro Mazzoli, il direttore Marco Faregna e il direttore artistico del festival, Riccardo Marini, hanno dedicato la serata ai dieci anni di episcopato di monsignor Lorenzo Chiarinelli, che quest’anno festeggia anche i 50 anni di ordinazione sacerdotale.
E il vescovo di Viterbo ha assistito allo straordinario spettacolo offerto dal coro che ha eseguito cabti religiosi ed ha concluso l’esibizione con un canto popolare russo. Quindi il prelato, in un clima di grande amicizia, ha consegnato al coro russo un done pronunciando un breve messaggio di pace.
“Il canto è una delle meravigliose espressioni per rivolgersi a Dio" ha detto monsignor Chirinelli, subito dopo gli scroscianti applausi con cui il pubblico ha manifestato tutto l’apprezzamento per il complesso vocale.
Ovazione a Palazzo dei Papi per Jordi Savall, uno dei massimi esponenti mondiali della musica barocca, che ha suonato una viola da gamba del XVII secolo insieme a, Xavier Diaz, (Tiorba e chitarra) e Pierre Hantaï, (clavicembalo) eseguendo musiche di Marais, De Visée, Forqueray.
Un lunghissimo applauso. A conclusione del concerto, con gli artisti ripetutamente richiamati alla ribalta da un pubblico che occupava tutti i posti disponibili.
“Un grande successo dice il direttore Faregna ed un segnale importante perché la politica del Festival Barocco continui su questa strada contribuendo a tenere altissimo il valore di una manifestazione ormai conosciuta in tutto il mondo. Due note a margine: era la prima volta che Jardi Savall suonava a Viterbo, moltissimi spettatori provenivano da fuori Viterbo.