 |
Copyright Tusciaweb |
- Costituito il comitato aziendale per le pari opportunità. Nel corso dell’ultima seduta del consiglio provinciale della scorsa settimana, il parlamentino di palazzo Gentili ha deliberato l’approvazione del regolamento del nuovo organo, illustrato dalla consigliera delegata alle Pari opportunità, Lina Novelli.
“Uno strumento importante lo definisce Novelli perché utile a contribuire alla realizzazione di un’uguaglianza sostanziale tra donne e uomini nel lavoro e alla rimozione degli ostacoli, delle discriminazioni dirette e indirette che di fatto impediscono la realizzazione della parità tra i generi”.
Nello specifico, il comitato - composto da rappresentanti delle organizzazioni sindacali insieme a dipendenti dell’amministrazione e presieduto dal consigliere delegato alle Pari opportunità realizzerà indagini conoscitive per individuare situazioni di disparità, proporrà progetti, formulerà proposte riguardanti le politiche di accesso, formazione e aggiornamento professionale, ma anche la flessibilità degli orari di lavoro per una migliore conciliazione dei tempi con la vita familiare.
Tra gli altri compiti dell’organismo, la promozione di iniziative che consentano di attuare le direttive dell’Unione europea per l’affermazione sul lavoro delle pari dignità, nonché valutare episodi di discriminazione, pubblicizzando i dati raccolti almeno una volta all’anno. Un ulteriore obiettivo sarà infine facilitare il reinserimento lavorativo dopo l’assenza per maternità.
“Un dato di merito cruciale per il neonato comitato aggiunge Novelli - è che le proposte di intervento per la creazione di effettiva pari opportunità sul lavoro verranno esaminate nell’ambito della contrattazione decentrata tra la Provincia e le organizzazioni sindacali”.
“La costituzione del comitato conclude va inoltre a colmare un vuoto nell’amministrazione di palazzo Gentili, essendo un organo previsto dal contratto collettivo nazionale del lavoro in tutti gli enti pubblici dal 2000, in ottemperanza alla legge 125 del 1992 e al decreto legislativo 29 del 1993”.