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- Si concludono oggi, 9 luglio a Viterbo, le maratone di Assemblee per far conoscere alla base associativa le motivazioni e gli obiettivi delle giornate di lotta e protesta che si svolgeranno i prossimi 10 11 e 12 luglio.
La maratona è iniziata venerdì 22 giugno a Viterbo con l’Assemblea Provinciale alla presenza dell’Assessore Trapè e del Direttore e Presidente della Coldiretti Lazio, Toni De Amicis e Massimo Gargano ed è proseguita a Tuscania il 29 giugno 2007, a Vallerano il 3 luglio 2007, a Montefiascone il 4 luglio 2007 ed infine a Viterbo il 9 luglio 2007.
“Giù le mani dalla qualità italiana”, è lo slogan che meglio sintetizza le ragioni della protesta.
“L’agricoltura Italiana afferma chiaramente il Direttore Giovannetti - in questo particolare momento non ha affatto bisogno del comportamento caotico e ambiguo del Ministro delle Politiche Agricole, ma piuttosto una politica chiara per le imprese agricole orientata verso la vera e sostanziale tutela del “Made in Italy” verso il rispetto per i consumatori, verso una chiusura inequivocabile contro gli OGM, verso lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili prodotte da biomasse locali, giusto per citare soltanto alcuni degli elementi della politica economica che Coldiretti sta chiedendo di attuare.
“E’ arrivato il momento di essere sempre più orgogliosi di appartenere alla Coldiretti - è quanto ha affermato il Presidente Michelini - durante tutte le Assemblee, perché Coldiretti non sta mettendo in atto una battaglia politica contro l’attuale maggioranza di Governo, ma bensì contro il comportamento del Ministro che sta cercando inspiegabilmente di rimettere in discussione tutto quello che fino ad oggi avevamo conquistato in termini di rigenerazione dell’agricoltura italiana le cui basi, è doveroso ricordarlo, erano state gettate sin dal precedente Governo di centrosinistra.
“Credo che non si possano più ritardare i decreti sulla indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti, ne sono una testimonianza in negativo la pasta di dentifricio e la passata del pomodoro”.
E chi oggi prosegue Michelini si affretta a difendere e giustificare l’operato del Ministro, non ha bene in mente una idea di futuro dell’agricoltura italiana e forse anche una vecchia idea corporativa della rappresentanza delle imprese agricole.
Siamo molto soddisfatti conclude il Presidente che le ragioni della nostra protesta vengano recepite correttamente da politici e dagli amministratori locali, senza strumentalizzazioni politiche di sorta, ne da una parte, ne dall’altra.
Circa 2000 soci Coldiretti hanno già aderito alle tre giornate di mobilitazione che si svolgeranno rispettivamente il 10 davanti al Ministero delle Politiche Agricole, l’11 a Bologna a Piazza Maggiore e a Montecitorio, il 12 davanti al Senato.