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- Gli operatori della formazione professionale in Provincia tornano a chiedere l'assunzione.
A Palazzo Gentili si erano impegnati a valorizzare i lavoratori e per fare questo avevano chiesto un confronto con la Regione, che c'è stato.
Da Roma fanno sapere come la Regione non intende entrare nel merito di scelte fatte da province e comuni sul personale. Quindi lavoratori e sindacati tornano all'attacco, con l'intenzione, qualora le richieste non saranno soddisfatte, di ricorrere a ogni forma di protesta necessaria.
Comunicato degli Operatori della Formazione Professionale di Viterbo
Considerato che l’Amministrazione Provinciale di Viterbo aveva affermato la propria volontà di valorizzare la presenza pubblica nella formazione professionale e riteneva di avere correttamente operato nell’effettuare la scelta della gestione diretta.
Considerato inoltre che l’Amministrazione necessitava di un confronto con la Regione Lazio per individuare un percorso normativo adeguato.
Alla luce dei contenuti espressi nel verbale del 4 luglio ( OO.SS. e Assessore Regionale Costa) che evidenziano che “la Regione non intende entrare nel merito delle scelte effettuate da Comuni e Province in ordine alla gestione del personale, che possono anche decidere di assumere nei propri ruoli, a patto che tali scelte non comportino oneri aggiuntivi per la Regione rispetto ai finanziamenti ricorrenti attuali già in erogazione.”
Considerato che i finanziamenti ricorrenti per l’ex Obbligo Formativo sono più che sufficienti al mantenimento del personale assunto con contratto a tempo indeterminato.
Considerato inoltre che il personale dipendente è iscritto in un elenco ad esaurimento destinato, in breve tempo, a diminuire numericamente.
TUTTO IL PERSONALE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE SCONGIURA LA POSSIBILITA’ DI RIBADISCE CON FORZA
La propria volontà ad essere assunti nei ruoli provinciali attraverso la conclusione positiva delle trattative sindacali in corso o se non bastasse attivando percorsi legali finalizzati al riconoscimento dei propri diritti.
Comunicato del Coordinamento Rsu Cgil Cisl Uil Dei CPFP della Provincia di Viterbo
Considerato che l’Amministrazione Provinciale di Viterbo aveva affermato la propria volontà di valorizzare la presenza pubblica nella formazione professionale e riteneva di avere correttamente operato nell’effettuare la scelta della gestione diretta (DGP n° 406 del 27/10/05).
Considerato inoltre che l’Amministrazione necessitava di un confronto con la Regione Lazio per individuare un percorso normativo adeguato.
Alla luce dei contenuti espressi nel documento sindacale del 4 luglio 2007 ( OO.SS. e Assessore Regionale Costa) che evidenziano che la Regione non intende entrare nel merito delle scelte effettuate da Comuni e Province in ordine alla gestione del personale, che possono anche decidere di assumere nei propri ruoli, a patto che tali scelte non comportino oneri aggiuntivi per la Regione rispetto ai finanziamenti ricorrenti attuali già in erogazione.
Considerata la delibera dell’Amministrazione Provinciale n° 406 del 27 ottobre 2005 con la quale, di fatto, l’Amministrazione includeva la formazione professionale fra i compiti istituzionali dell’Ente.
Considerato il documento sottoscritto dalla stragrande maggioranza del personale con il quale, il personale stesso richiedeva, ritenendo di avere maturato il diritto, l’assunzione in ruolo.
Considerato che i finanziamenti ricorrenti per l’ex Obbligo Formativo sono più che sufficienti al mantenimento del personale assunto con contratto a tempo indeterminato.
Considerato inoltre che il personale dipendente è iscritto in un elenco ad esaurimento destinato, in breve tempo, a diminuire numericamente.
IL COORDINAMENTO DELLE RSU CGIL CISL UIL A NOME E PER CONTO DI TUTTO IL PERSONALE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE AFFERMA CON FORZA LA CONVINZIONE
Di aver maturato il diritto alla assunzione nei ruoli dell’Amministrazione Provinciale, e si dichiara pronto a tutte le iniziative sindacali e legali necessarie, non condividendo qualsiasi altra soluzione, ( Istituzione formativa, Agenzia Speciale , SpA, o altro) che lederebbe diritti maturati e chiede che si proceda, nel modo più rapido possibile alla assunzione nei ruoli provinciali attraverso la conclusione positiva delle trattative sindacali in corso o se non bastasse attivando percorsi legali finalizzati al riconoscimento dei propri diritti acquisiti.
IL COORDINAMENTO RSU CGIL CISL UIL DEI CPFP
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI VITERBO