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Rutelli
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- E' iniziato al lido di Tarquinia l'abbattimento dell'ecomostro di Gravisca, lo scheletro di una palazzina abusiva costruita nel '68 all'interno di un sito archeologico ricco di reperti etruschi, greci e romani.
Presenti il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli, e il sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola.
"E' una grande soddisfazione - ha detto Rutelli -, questo è un momento che si aspettava da 40 anni".
All'abbattimento della struttura, con un caterpillar, è molto complesso perché i pilastri in cemento poggiano direttamente sui muri di una Domus romana del IV secolo d.C.
A pochi metri di distanza, gli archeologi negli
anni Settanta hanno trovato un tesoretto di monete romane sempre del IV secolo dopo Cristo.
"Per l'abbattimento ed il ripristino dell'area - afferma Rutelli -, il ministero ha impegnato 130 mila euro. Queslla di oggi non deve essere solo la riparazione di un danno del passato. Noi vorremmo che da oggi partisse anche un'accelerazione degli scavi in corso un meccanismo di valorizzazione dell'intera zona. Da qui l'idea di organizzare per la seconda metà di ottobre una conferenza dei servizi che coinvolga ministero, regione, provincia e i comuni interessati.