Riceviamo e pubblichiamo
 |
Copyright Tusciaweb |
- Caro Presidente,
ti ringrazio per l’invito a partecipare al vertice che hai convocato per un bilancio dell’azione amministrativa, ma, a nome del direttivo provinciale, ti comunico che non parteciperò.
Fin da quando sono stato eletto, nel gennaio dello scorso anno, ho sempre sollecitato un maggiore coinvolgimento dei socialisti nelle decisioni dell’ente da te presieduto, oltre che un riconoscimento del nostro ruolo nella vittoria ottenuta.
Lo SDI, però, ha dovuto costatare che, in questi due anni, non sei riuscito a creare una modalità di reale coinvolgimento, partecipazione e collegialità di tutti i partiti dell’Unione nelle scelte e nei programmi della Provincia.
Abbiamo notato la tua esclusiva attenzione, quantomeno avallata dai due maggiori partiti della coalizione nel silenzio degli altri, alla salvaguardia dei delicati equilibri di giunta a scapito, però, dell’insostituibile azione di supporto politico programmatico che i partiti dell’Unione avrebbero dovuto fornire.
La coalizione è andata progressivamente sfilacciandosi perdendo quella capacità di indirizzo e di costante presa diretta con la società e il territorio che dovrebbe fornire all’amministrazione provinciale.
Ci lamentiamo sempre della debolezza della politica e poi contribuiamo ad alimentarla sminuendo o cancellando il vero ruolo dei partiti, senza che ad essi si sia sostituito un più efficace metodo di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini nel governo della provincia.
Non sappiamo se ciò sia frutto di una precisa strategia neoautoritaria volta all’eliminazione di ogni mediazione (peraltro priva di apprezzabili risultati in tema di rapidità di decisioni e maggiore capacità di governo), oppure se tale scelta sia solo frutto di pigrizia.
Quello che sappiamo e che non ci piace è che in due anni le dita di una sola mano sono più che sufficienti per contare gli incontri tra i partiti dell’Unione sui temi e le priorità da affrontare in Provincia.
Non ci piace perché lo riteniamo lontano dal sentire della nostra gente e dei cittadini che, anche per una diversa capacità d’ascolto rispetto alla destra, ci hanno premiato e perché è una scelta suicida in termini elettorali, poiché una coalizione affossata non rinasce di colpo e senza strascichi due mesi prima delle elezioni solo schioccando le dita.
Per questo caro presidente abbiamo ritirato il nostro sostegno politico alla tua amministrazione, come estremo tentativo di farti riflettere (e con te i partiti dell’Unione) sulla necessità di tenere vivo il senso e la pratica della coalizione, senza umiliare chi, per una manciata di voti, non siede in consiglio o hai scelto di non rappresentare in giunta.
Crediamo che i voti conquistati dai nostri candidati per la nostra e la tua vittoria e la fedeltà, da sempre, al centrosinistra a sostegno delle idee e delle battaglie che insieme abbiamo condiviso, meritassero almeno una telefonata in questi mesi di passaggi a volte delicati e da ultimo quando si sono compiute scelte importanti per l’assetto della coalizione stessa.
Da oggi saremo attenti osservatori delle pratiche che sarai in grado di attivare e/o stimolare per far rinascere l’Unione che ti ha sostenuto in campagna elettorale e dei risultati amministrativi che tale azione sarà in grado di favorire.
Ci auguriamo di cuore che saprai riconquistare la nostra fiducia e il nostro sostegno,
un caro saluto.
Il segretario dello Sdi
Eduardo Gugliotta