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- “Sento il dovere, come assessore ai Trasporti della Provincia di Viterbo, di chiederle già ora, signor ministro, quali saranno, nell’ambito dei riferimenti normativi prescritti, i criteri e i relativi pesi ai quali si atterrà nella fase decisoria il ministero dei Trasporti e quali gli elementi oggettivi e quelli di discrezionalità che determineranno alla scelta”.
L’assessore ai Trasporti della Provincia, Renzo Trappolini, scrive al ministro Alessandro Bianchi sulla vicenda aeroporto. Nel particolare l’assessore, dopo che la decisione sull’ubicazione del terzo scalo laziale è stata rinviata a settembre chiede di conoscere i criteri che detteranno la scelta.
“La disponibilità a localizzare nel nostro territorio il terzo aeroporto del Lazio e, quindi, della Capitale - scrive Trappolini nella lettera inviata al ministro - al di là delle valutazioni della promozione economica e sociale del luogo trova, come noto, ragione nella consapevolezza delle condizioni logistiche di posizione, di strutture esistenti ed implementabili, di sicurezza ed efficienza complessive per l’attività aeronautica civile, compatibili con quelle di altra natura. Se nessuno ha smentito, vuol dire che le notizie circa la preferenza dal punto di vista aeronautico della scelta di Viterbo rispetto ad altri siti è vera e inconfutabile”.
L’efficienza del servizio che può offrire al trasporto aereo la localizzazione di Viterbo è stata già giudicata dagli organismi tecnici preposti, di rilevante livello assoluto e comparativo. “Oltretutto l’area spiega l’assessore ai Trasporti - dispone anche del collegamento diretto all’autostrada del Sole, al nodo ferroviario di Orte, a due altre linee ferroviarie per Roma, alle consolari Cassia ed Aurelia e al porto di Civitavecchia (con i suoi 2 milioni di croceristi annui in prevedibile crescita) attraverso la cosiddetta Trasversale in via di completamento, e alla E 45 (anche per questo, non soltanto dal Lazio ma dalla vicina Umbria, in particolare, si guarda con interesse al futuro aeroporto di Viterbo per l’Italia centrale)”.
Visti quindi i pareri degli enti preposti e i collegamenti per l’aeroporto, Trappolini chiede le ragioni dello slittamento della decisione. “So bene che il procedimento amministrativo - continua l’assessore - è in buone mani e ne attendo fiducioso lo svolgimento, ma non posso nasconde un certo clima di incertezza generale che si insinua fra la gente e che credo abbia bisogno di essere dissipato subito. Cominciano, infatti, a circolare notizie su presunti aspetti politici da valutare e di cui non riesco a trovare la definizione concreta applicabile al caso”. Da qui la richiesta di conoscere criteri e pesi ai quali si atterrà il ministero e gli elementi oggettivi e di discrezionalità che porteranno alla scelta.