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- “Leggo con un certo stupore, sui quotidiani locali, di un mio presunto ammorbidimento, a proposito della “sponsorizzazione” di Viterbo come sede del terzo scalo aeroportuale civile del Lazio.
Senza voler entrare in polemica con l’avvocato Bartoletti, che sta sostenendo con encomiabile energia la scelta viterbese, vorrei semplicemente ricordare che sulla questione ho sempre mantenuto, e continuo a mantenere, come numerosi articoli di stampa possono testimoniare, la stessa posizione, ovvero che ritengo che saranno esclusivamente il mercato e la valutazioni di carattere tecnico a condizionare la decisione.
Si tratta di un metodo concordato e condiviso con il presidente Marrazzo. Questo non mi ha impedito, come è stato giustamente ricordato dall’avvocato Bartoletti, di lavorare affinché, in un momento in cui le quotazioni viterbesi erano prossime allo zero, si tornasse a considerare la Tuscia come localizzazione idonea, anche attraverso il famoso rapporto Enac, che certamente non nasce casualmente.
Detto questo, come viterbese faccio il tifo affinché la Tuscia abbia lo scalo civile, confidando sulle sue accreditate chances, ma visto che non si tratta di una partita di calcio, mi rendo conto che saranno le questioni di ordine tecnico, e non le tifoserie, a sostenere una scelta, piuttosto che un’altra”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente di Lait spa, Regino Brachetti, a proposito di alcune notizie apparse oggi sulla stampa, che lo riguardano, rispetto alla scelta del terzo scalo aeroportuale civile del Lazio.