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- Università e Precariato, incontro in Provincia organizzato da Rifondazione Comunista, che vedrà la presenza della segreteria nazionale del partito, del segretario generale FLC-CGIL e del Ministro Mussi.
Il 5 luglio alle 17 presso la sala conferenze della Provincia in via Saffi, si terrà un iniziativa promossa dal Partito della Rifondazione Comunista sul Tema della Precarietà nell’ambito dell’università italiana. Alla discussione prenderanno parte Fabio De Nardis del dipartimento nazionale Università e Ricerca del Prc, Loredana Fraleone della segreteria nazionale, Enrico Panini segretario nazionale FLC-CGIL e l’assessore provinciale con delega ai rapporti con l’università Picchiarelli.
Oltre a loro parteciperanno i rappresentanti dell’Università della Tuscia, e le rappresentanze dei lavoratori e degli studenti. Interverrà anche il Ministro dell’Università e Ricerca Fabio Mussi, protagonista assieme alla Sinistra di un braccio di ferro volto a ridare risorse e dignità all’Università italiana e per raggiungere l’obbiettivo di bandire in breve tempo almeno 2000 concorsi l’anno.
L’invito all’iniziativa è rivolto a tutti coloro che vogliano approfondire il tema della ricerca universitaria in Italia, cruciale per il presente di ben 60 mila lavoratori e per il futuro del nostro paese.
Come ha denunciato recentemente la Conferenza dei Rettori, la situazione è ben più grave di quanto sembri .
Già il 1 gennaio 2007 le Università italiane denunciavano una riduzione reale delle risorse pari a 1 miliardo di euro, limitando il calcolo ai soli costi sostenuti nel biennio 2005-2006. Questo decremento reale di circa 1 miliardo non fa poi i conti con i dati recenti sull’incremento ISTAT previsti per il 2007 relativi agli aumenti stipendiali del personale docente e al rinnovo contrattuale del personale tecnico-amministravo, che comporteranno un aggravio di 1,5 miliardi di euro e cioè una diminuzione reale dei finanziamenti all’Università pari al 21,1%.
Come riaffermato nei giorni scorsi dallo stesso De Nardis: “ Rifondazione Comunista che ha da tempo fatto della lotta alla precarietà una sua ragione d’essere non sarà complice di questa operazione di graduale dequalificazione della ricerca pubblica in nome di quella concezione mercantilistica della conoscenza che sembra animare l’azione politica del Ministro del Tesoro, forte del silenzio-assenso di Romano Prodi. Noi rivendichiamo con forza la nostra idea di conoscenza come bene comune, esattamente come l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo”.
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Viterbo