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Francesco Battistoni
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Senza filtro - In merito alla stucchevole replica vorrei fare alcune considerazioni:
la Gara Esplorativa fu indetta dalla Provincia di Viterbo in ottemperanza alla L.R 27/98 e 38/95 e dal Decreto Ronchi che assegnava alle Provincie il compito di organizzare un sistema integrato di smaltimento dei rifiuti rispondente alle linee guida del Piano Regionale.
Il Piano elaborato dall’amministrazione Marini con l’assessore Gabbianelli rispondeva a pieno alle linee di indirizzo del Piano Regionale e alla normativa Nazionale di riferimento, lo stesso si può ritenere valido anche in riferimento all’attuale piano Marrazzo con la sola differenza che nel Piano Marini Gabbianelli il cdr si sarebbe bruciato a Viterbo mentre con il piano Marrazzo probabilmente avverrà a Civitavecchia.
Il tavolo della Sinistra dovrebbe porre particolare attenzione al fatto che se la tecnologia che prevede la chiusura del ciclo dei rifiuti con la termovalorizzazione ( come sostengono) è causa ipotetica di grave danno alla salute dei cittadini viterbesi lo è anche per i cittadini delle altre provincie nelle quali il Piano Marrazzo prevede la termovalorizzazione ( Roma Frosinone e forse Latina).
Esistono numerosi studi sulle ricadute delle emissioni per quanto riguarda le centrali di Civitavecchia e di Montalto, che investono anche la Provincia di Viterbo. Quindi possiamo ribadire che il Piano posto in essere dalla struttura Commissariale Regionale porterà alla nostra popolazione:
-Aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti (spese di trasporto del cdr da Viterbo a Civitavecchia o altrove) a carico dei cittadini;
L’obbligo di smaltire per vari anni i rifiuti della Provincia di Rieti nel nostro territorio.
Dovremmo ricordare a proposito che fu l’Amministrazione regionale di centro sinistra guidata dall’allora Presidente Badaloni, con l’Assessore Provinciale Paolo Henrici De Angelis a regalare al nostro territorio 100 Tonnellate al giorno in più di rifiuti provenienti dai 72 Comuni della Provincia di Rieti con un accordo Henrici Hermanin. Tale accordo ha previsto un impianto di trattamento dei rifiuti a Casale Bussi che gli stessi hanno autorizzato come impianto mobile e provvisorio, trasformandolo poi in un impianto definitivo con provvedimenti giustificati dalla contingibilità ed urgenza.
Tutti dovrebbero ricordare che l’Amministrazione di centro Destra con l’approvazione di una procedura di evidenza europea (non finta) ha dato un segnale di grande responsabilità e trasparenza, facendo archiviare pensavamo per sempre la singolare idea di Hermanin di costruire il termocombustore tirrenico il quale secondo lui avrebbe risolto il problema dell’alimentazione del polo energetico di civitavecchia montalto e in più avrebbe favorito la chiusura del ciclo dei rifiuti del Lazio Settentrionale, a distanza di 9 anni dalle dichiarazioni di Hermanin il centro sinistra ripropone la stessa soluzione.
In relazione all’accusa di procedura poco trasparente, ricordiamo che le modalità di espletamento della gara sono state passate al vaglio dalla Guardia di Finanza e dalla Magistratura, che non avendo riscontrato nessuna irregolarità ha archiviato l’indagine, aperta in seguito ad esposto presentato da alcuni cittadini di Viterbo residenti a Monterazzano ( sito individuato dalla gara esplorativa come sede degli impianti previsti).
Ma evidentemente quei cittadini sono attualmente distolti da altro poiché non si sono piu registrate lamentele nonstante la Discarica di Monterazzano sia stata ampliata, oppure la scelta operata dalla Regione Lazio Presidente Storace, Provincia di Viterbo Presidente Marini è condivisa anche da Marazzo/Mazzoli che continuano ad ampliarla.
D’altronde i controlli in corso d’opera e durante la gestione sono stati talmente intensi ed efficienti che nonostante le varie denuncie ed esposti la magistratura è giunta alla conclusione che l’inquinamento delle falde acquifere non è da attribuirsi alla Discarica (notizie di questi giorni sulla stampa).
Le irregolarità denunciate nell’articolo apparso su Tusciaweb sulla gestione della precedente Amministrazione avranno sicuramente comportato una serie di denuncie e di revoche di atti amministrativi: sarei curioso di sapere a tal proposito quanti procedimenti sono stati sospesi e quanti inviati alla Magistratura.
Nonostante i controlli fatti in questi due anni la Provincia di Viterbo mi sembra continui ad essere al centro di episodi che riguardanolo smaltimento dei rifiuti.
Per quanto concerne la buona educazione non credo che il tavolo della sinistra possa dare lezioni e non raccolgo la battuta sulla competenza in quanto, come dovrebbero sapere questi signori, i politici non sono tuttologi e la gestione dei vari assessorati è affidata a dirigenti capaci ed esperti ma soprattutto in grado di svolgere il proprio lavoro.
Continuo però a sostenere che questo fantomatico tavolo insiste a parlare del passato ed evita accuratamente di parlare del presente. Non si ricordano questi signori che da piu’ di due anni stanno al govero della Provincia e della Regione ? Che cosa hanno fatto? Non mi sembra che ci siano molti risultati nonostante la grande competenza che dichiarano di avere. Hanno istituito tavoli e osservatori , hanno usufruito di consulenti ed hanno preso supporti per gli uffici, hanno cambiato due assessori e tre dirigenti all’Assesssorato Ambiente ma i risultati dove sono ?
Noi almeno con la nostra incompetenza siamo riusciti a portare la registrazione EMAS in provincia ed a evitare che il nostro territorio in tema di smaltimento dei rifiuti facesse la fine della Campania (che se non vado errato è governata dal centro-sinistra).
Francesco Battistoni consigliere provinciale F.I.