- Giuseppe Zamparini campione italiano.
Domenica sulle colline di Volpago del Montello in provincia di Treviso si è svolto il Campionato Italiano MTB Cross Country 2007 organizzato dal team “Pedali di marca”.
Hanno partecipato alla manifestazione circa 800 atleti e nella categoria M5 si è laureato Campione Italiano Zamparini, classe 1960 del team Cicli Montanini.
Il forte atleta di Oriolo Romano, denominato “il leone della Tuscia” partiva in seconda fila e complice una caduta nella prima discesa, rimaneva leggermente attardato ma recuperava immediatamente e si riportava in testa già alla fine del primo giro dei tre previsti, accumulando un vantaggio di 30 secondi su Natale Bettineschi (Team Paduano Martina).
Nel secondo e nel terzo giro Zamparini controlla la gara spingendo forte in salita e facendo molta attenzione nelle discese accumulando un vantaggio di circa 1 minuto sul diretto inseguitore Natale Bettineschi e circa 2 minuti su Bassetti (Team Bike Service) che per problemi al cambio di Berlusconi nell'ultimo giro conquistava il terzo posto.
Zamparini ha dunque concesso il bis avendo già vinto l' anno scorso in Brianza a Viganò, aveva poi già indossato altre due volte il tricolore quando era un Master 3 a Sassoferrato e a Busalla, quindi un totale di 4 Campionati Italiani MTB XC ed addirittura un titolo Europeo nel 2006.
Molti i fans viterbesi presenti che, sull’intero anello di gara, hanno sempre sostenuto calorosamente il loro atleta. Ma Zamparini non si ferma ai confini nazionali e già mette tra i suoi obbiettivi principali i prossimi Campionati Mondiali 2007 in Francia.
Il presidente del team Arnaldo Montanini, titolare della Cicli Montanini con sede a Corchiano, è quindi riuscito nell’intento di portare il nome della propria azienda ai massimi livelli della mtb nazionale e per una realtà imprenditoriale lontana dalla Capitale è sinonimo di elevate capacità imprenditoriali.
"Peccato che al primo giro sono caduto - commenta Zamparini -. In salita avevo una ottimo passo, mentre nelle discese cercavo di controllare il vantaggio accumulato sui miei avversari. Ho raggiunto Bettineschi nella prima discesa e ho iniziato a fare io il ritmo della corsa. Ho cercato di attaccare subito perché sapevo che Bettineschi era pericoloso”.