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Un momento della festa
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- Si è conclusa martedì notte la grande festa della città di Bolsena che, nei giorni del 23 e del 24 luglio come consuetudine, vuole rendere grazia alla santa patrona originaria di Bolsena: Santa Christina, martire religiosa del IV secolo, a cui il padre Urbano, fece patire molti martiri a causa della sua straordinaria fede cristiana.
Questi martiri vengono ogni anno rappresentati su ogni piazza della cittadina. Quest’anno nell’ordine, sono stati inscenati: il taglio della mammella, il lago, la ruota, le carceri e i diavoli, durante la processione serale; e le verghe, i serpenti, il taglio della lingua, la morte con le frecce, e la gloria durante la mattinata di martedì, con l’antica statua della santa che faceva ritorno alla Basilica a lei dedicata.
Una kermesse per una ricorrenza che da secoli ricorda la vita di una giovane bolsenese morta per la propria fede religiosa.
Quest'anno la festa ha visto un boom di presenze, nonostante la manifestazione si sia svolta in due giornate feriali.
La conclusione è stata all'insegna dei fuochi pirotecnici sulle acque del lago, che hanno allietato le migliaia di persone giunte da tutta Italia fino alla mezzanotte.