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Un momento della Notte Bianca
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Riceviamo e pubblichiamo
- E’ proprio vero che viviamo in una società bacata, se si ha il coraggio di definire “grande evento” o un successo la notte bianca di Viterbo.
Chi risiede nel centro storico e ogni Viterbese innamorato della propria città, non può che sentirsi offeso e indignato da questa notte brava (come giustamente definita dal signor Cardoni).
Quella che doveva essere una serata all’insegna della cultura e della socializzazione, una piacevole kermesse con gelaterie e negozi aperti, un po’ di buona musica e qualche rappresentazione eseguita nella suggestiva cornice del centro, vera motivazione delle notti bianche, è stata trasformata nella notte del caos e del rumore.
Musiche ad altissimo volume in ogni angolo fino al mattino, i vetri delle finestre che tremavano, sporcizia ovunque, cocci di vetro, servizi igienici assenti, persone (tra cui molti bambini) che non riuscivano a camminare, figuriamoci parlare… si gesticolava!
E’ questo il grande evento? E’ questa la svolta, l’esempio di sviluppo, il sintomo del progresso della nostra città? Oppure è stata l’ennesima imposizione del caos ai cittadini del centro, con vibrazioni e rumore che si propagavano ben oltre le mura in una sorta di bolgia cacofonica.
Fregarsene dei disagi creati, costringendo i residenti a rimanere svegli ed a subire una nottata da incubo fino al mattino è un atto di democrazia? È un atto di cultura? Un atto di civiltà? Dov’è il sano divertimento? Dov’è il benessere?
Qualcuno pensa che in mezzo a tanta confusione si mettano nel dimenticatoio le critiche che hanno sommerso “l’avanguardista” assessore? Che i viterbesi gli perdonino l’arroganza, l’incompetenza ed il disinteresse dimostrato e lo eleggano a benefattore di una città dove prima secondo qualcuno c’era il nulla?
Noi riteniamo di no, poiché sappiamo che le persone intelligenti e libere che vivono in questa città hanno riconosciuto il “concime” dalla cioccolata, avendo sperimentato l’accozzaglia di situazioni mal gestite e mal distribuite che non ha alcunché di evento ben organizzato e piacevole.
Non è con la quantità, ma con la qualità che si misura il successo di un avvenimento, non serve fare tanto casino.
Tanto per fare un raffronto, nei giorni di festa di S.Rosa, unica e irripetibile tradizione viterbese, nonostante le strade siano strapiene di gente e di turisti, nell’aria si respira la festa, la gioia e per i residenti del centro i disagi sono minimi e sopportabili, la confusione non entra di prepotenza nelle case.
S. Rosa, fortunatamente, è nata prima degli “avanguardisti” locali…, speriamo che domani qualcuno non provi a trasformarla in un “evento” punk o tecno o trash, insomma all’avanguardia!
Coordinamento comitati cittadini Viterbo Migliore