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Gianmaria Santucci
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Riceviamo e pubblichiamo
- Debbo ammettere che dopo le recenti esternazioni di Ugo Gigli, la vicenda dei cantieri scuola in provincia è divenuta sempre più caotica e imbarazzante per la giunta Mazzoli.
La mia, peraltro, è un’osservazione figlia dell’evidenza dei fatti, tanto che basterebbe che il presidente Mazzoli si decidesse finalmente a fare chiarezza su alcuni quesiti irrisolti per dissipare una parte delle nebbie che avvolgono Palazzo Gentili.
Chiarezza che evidente a questo punto la giunta non vuol fare…
Ad iniziare dalla famigerata lettera della Regione Lazio del 21 dicembre: eh già, se mai questa lettera esiste perché Mazzoli non dice chi ne era il mittente? E soprattutto a chi era indirizzata? Credo che in qualche computer della regione sia pur rimasta una copia archivio da rendere visibile...
E poi, un’altra stranezza che fa da contorno a questa vicenda che rimane incomprensibile: ammettendo che nessuno in provincia sapesse della bocciatura regionale e dando per scontato inoltre che a nessuno sia venuto in mente di fare una semplice telefonata chiarificatoria, ma perché il problema non è stato sollevato nelle tante riunioni di questi mesi a Palazzo Gentili convocate per risolvere il problema dei cantieristi?
Riunioni che ricordo sono avvenute alla presenza dei sindacati, degli uffici regionali e, dei sempre presenti, presidente Mazzoli e del direttore generale Luciano Dottarelli?
Possibile che a nessuno dei due sia mai balenato di chiedere niente agli uffici regionali che avrebbero dovuto decidere il destino di quel cantiere scuola da ben 30 posti?
E poi ancora, perché a quelle riunioni non sono mai, dico mai, stati invitati né l’assessore Ugo Gigli né tantomeno gli uffici provinciali competenti?
E infine, ma se la regione Lazio aveva negato il contributo alla provincia fin da dicembre, chi e perché ancora a gennaio rassicurava l’assessore Ugo Gigli sul positivo esito della richiesta?
La realtà è che c’era qualcuno che nel palazzo la verità la conosceva e che probabilmente ha cercato inutilmente di porre rimedio al pasticcio che si stava generando.
Perché, sia chiaro, ormai il pasticcio è irreparabile!
A dirlo non sono io ma la Giunta Regionale del Lazio con una delibera del 3 luglio scorso.
Nella delibera infatti si fa riferimento a un vincolo preciso per tutti quei comuni che fino ad oggi non hanno presentato regolare domanda per ottenere i cantieri scuola e che da oggi non potranno richiederli mai piu’!
Questo è il danno oltre la beffa che Mazzoli in tutti i modi tenta di nascondere: aver costretto i sindaci a non presentare singolarmente domanda per 30 nuovi posti di lavoro a cui avevano diritto, obbligandoli invece a partecipare a questo assurdo progetto per vedersi tagliati fuori da ogni possibile finanziamento dopo ben due anni di perdite di tempo.
Era sufficiente che la provincia si fosse mossa anche solo qualche giorno prima delle mie ennesime sollecitazioni per salvare questi 30 posti di lavoro! E davvero la Tuscia non necessita di altra disoccupazione!
Ora l’auspicio è questa pseudo-maggioranza che tenta di governare Palazzo Gentili trovi il coraggio di dire la verità, tutta la verità per chiudere questa triste vicenda.
Gianmaria Santucci
Consigliere Provinciale