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Senza filtro - Ad oggi dopo continui interventi da parte di esponenti locali e nazionali, cresce sempre più la convinzione che il progetto di un aeroporto civile per voli low cost sia, senza ombra di dubbio, un’ipotesi che tende a svanire nel nulla.
Apprezzabile e lodevole la battaglia sostenuta dal Sa.Vit affinché Viterbo riuscisse ad uscire da quella morsa di isolamento che per tanti anni l’ha relegata a paese di periferia, ma a seguito di una lucida e razionale analisi non vedo vie di uscita che facciano far al capoluogo della Tuscia un salto di qualità.
Fino a poco tempo fa credevo che le problematiche più grandi si identificassero in natura prettamente infrastrutturale, dati i lunghi tempi di percorrenza che ci si impiegano per giungere la Capitale.
Oggi sinceramente, dopo aver letto anche il rapporto ENAC non credo più che siano queste le ragioni per cui Viterbo “abbia perso” questa chance, ma tendo ad identificarle in ragioni di natura prettamente politica!
Se le continue proroghe da parte del ministro Bianchi posso sembrare una casualità dall’altra, e mi riferisco in particolar modo alla Regione, la decisione di veder Frosinone come terzo scalo aeroportuale del Lazio, quale meta preferita, sia ormai chiaro agli occhi di tutti.
I pronunciamenti espressi del presidente Marrazzo mancano soltanto della frase ufficiale “Aeroporto sarà istituito a Frosinone”.
Per il resto ritengo sia ormai stato detto tutto.
Purtroppo le parole già erano state precedute a suo tempo dai fatti.
E nonostante fosse stata una delibera regionale votata dal centro-destra, nel dicembre 2003, a concedere un finanziamento alla società Aeroporto di Frosinone spa dell’importo di € 250mila, questa amministrazione regionale di centrosinistra, che tanto si è riempita di tante belle parole per il nostro territorio, non ha battuto un ciglio e ci ha riservato lo stesso, se non peggior trattamento di quello che Marrazzo disse a suo tempo in campagna elettorale in merito alla considerazione che la giunta Storace aveva riservato al nostro capoluogo.
Oramai, a meno di eventuali colpi di scena dell’ultimo secondo, credo che il dato sia tratto.
Unico rammarico è che dove l’imprenditoria locale in sintonia con l’amministrazione comunale abbiano giocato tutte le loro carte per far fare un salto di qualità alla città di Viterbo si debba assistere ad un pietoso appoggio di un frammentato centrosinistra locale che nonostante si schieri a favore dell’aeroporto, dimostra quotidianamente di non aver alcun margine di concertazione né peso politico da far valere con i vertici romani.
Consigliere comunale gruppo Alleanza Nazionale
Gianluca Salza