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										| Giulio Marini Copyright Tusciaweb
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								Riceviamo e pubblichiamo -
 In seguito alla decisione del sindaco Carai di anticipare o meglio “prestare” 5 mila euro per la difesa dei minorenni montaltesi  accusati di stupro, ho ritenuto opportuno presentare ieri mattina un’interrogazione al ministro dell’Interno Amato.
								
								Mi unisco alla reazione di sdegno e di imbarazzo già espressa da molti su questa vicenda tramite la stampa.
									
								Non voglio entrare nel merito della questione.
									
								Sarà la giustizia a valutare responsabilità e colpe.
									
								Ma certamente è doveroso stigmatizzare il comportamento assunto dall’amministrazione comunale.
									
								E’ veramente impensabile che un sindaco trascini con sé un ente, che dovrebbe garantire e tutelare i diritti di tutti i cittadini, in una controversia privata,  assumendo esplicitamente la difesa di una delle parti in causa.
									
								Non mi risulta, poi, che sia compito dell’amministrazione comunale sostenere le spese di un procedimento penale a carico di privati cittadini. 
									
								La giustizia ha previsto e adeguatamente garantito l’ipotesi di indigenza con la previsione di appositi difensori d’ufficio.
									
								C’è da chiedersi veramente quali siano state le motivazioni di un simile gesto.
									
								A mio avviso ritengo che quello di Carai è stato un comportamento a dir poco inquietante.
									
								Oltre ad aver violato una prassi dettata dalla legalità, è andato ad infierire sui risvolti emotivi di una vicenda umana, delicata e complessa, come quella accaduta a Montalto.
								Senatore Giulio Marini