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Il ragazzo picchiato a piazza del Comune
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Senza filtro - Saremo presenti stasera a Piazza del Comune perché è necessario sostenere ogni iniziativa che chiama la città a prendere le distanze dalla cultura e dalla pratica della violenza politica, ad isolare i cascami delle ideologie nazifasciste che le alimentano impunemente.
Ci deve essere una seria preoccupazione e una coerente azione ad ogni livello per contrastare concretamente una deriva oggettivamente pericolosa, per opporsi nettamente contro ogni indifferenza e sottovalutazione, che rischia di apparire condiscendenza.
Così come confermiamo che di fronte alla frequenza, la gravità, la diffusione di episodi e segni occorra rispondere con una azione più incisiva, continuativa, profonda della politica, delle istituzioni, delle realtà civiche, associative, culturali.
Per questo è necessario al di là delle reazioni immediate e indispensabili a marcare condanne e attenzioni assumere la responsabilità di interrogarsi a fondo sulle ragioni ed i vuoti culturali e sociali su cui attecchiscono fanatismi ideologici aberranti, sulle troppe dimenticanze dei riferimenti costituzionali di libertà ed antifascismo su cui si basa la convivenza democratica, sulle carenze delle agenzie educative - non solo quelle istituzionalmente preposte ma soprattutto quelle diffuse nel territorio, sulle inadeguatezze e sulle tolleranze di un quadro normativo, di controllo e contrasto, ad un livello che in nessun modo può mai collocarsi in un clima di impotente assuefazione al dilagare di questi fatti.
SANDRO MANCINELLI
Segretario Comunale DS
FRANCESCO CIPRINI
Segretario Cittadino
MARGHERITA/DL
L’Arci Viterbo aderisce al presidio contro la violenza indetto dalle associazioni per la giornata di oggi.
L’Arci si sente colpita da vicino per le aggressioni avvenute nei giorni scorsi ai danni di giovani universitari perché così viene meno la libertà di aggregazione, di partecipazione alla vita cittadina che è alla base della quotidiana attività di promozione sociale e culturale dell’Arci.
Solo nella nostra Regione, l’aggressione fascista a Villa Ada, nel corso del Festival Roma incontra il Mondo, e gli episodi di violenza verificatisi a Viterbo, sono la base della nostra sincera preoccupazione, per un ritorno al manifestare le proprie idee politiche con la violenza piuttosto che con il dialogo.
Chiediamo alle istituzioni, garanti della libertà di cittadinanza e al di fuori delle logiche partitiche, di affrontare in modo adeguato ed incisivo la problematica chiamando a raccolta i cittadini, le associazioni e i comitati.
Arci