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Santucci
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“Data la delicatezza del problema del lavoro precario, vera emergenza giovanile di questa generazione , credo sia giusto utilizzare per questo argomento toni adeguati.
Non voglio quindi enfatizzare i contorni di una vicenda che sinceramente però appare di una certa gravità. Le parole del Presidente Mazzoli, infatti, di tentato chiarimento di questo pasticciaccio finiscono per non chiarire proprio nulla.”
Lo dichiara il consigliere provinciale dell’ Udc Giovanni Maria Santucci in merito a quanto riportato oggi da diversi giornali sulla vicenda dei cantieri-scuola.
“Sembra quanto meno risibile la versione di una risposta di un ente pubblico come la regione andata persa per ben due volte, una via fax l’altra per spedizione celere, e per di più sempre sulla medesima questione.
Per costume non sono solito dare del mentitore a nessuno, ma la spiegazione lascia più di qualche dubbio, del resto la struttura regionale ha chiarito anche con me con grande velocità i termini della vicenda, e l’interrogazione del capogruppo regionale Udc, Massimiliano Maselli, che qui ringrazio per la sua attenzione al problema, è servita solo come autorevole certificazione ufficiale di una risposta che già nei corridoi tutti sapevano. Per questo - prosegue Santucci - rimango stupito: ammesso infatti che nessuna risposta fosse mai arrivata dall’assessorato regionale, ma che amministrazione pubblica è quella che per ben sette mesi se ne frega dal sollecitare chiarimenti su una vicenda che vede coinvolti 30 comuni e altrettanti posti di lavoro?
Del resto noi della minoranza l’avevamo detto a più riprese in consiglio che quei cantieri scuola così formulati erano una follia, visto che la legge era ben chiara: la competenza e le risorse in questione erano passate tutte alla provincia e la regione non AVREBBE POTUTO finanziare proprio nulla.
E a rigor di logica che senso aveva mettere in piedi altri posti precari quando ancora non si riusciva a sistemare i vecchi?
Un’ultima considerazione conclude Santucci - sul futuro di queste risorse impegnate. Ci fu detto che si era arrivati a questo pasticcio perché vincolati dalla concertazione con i piccoli comuni creando un fondo a loro destinato.
Se così è, caro presidente Mazzoli non sarebbe più saggio tornare nuovamente a quella concertazione per definire insieme alle amministrazioni comunali cosa fare con quelle risorse, prima di lasciarsi andare a nuove e ancora intempestive dichiarazioni? Credo di pasticci ne siano stati fatti, già abbastanza.”
Gianmaria Santucci