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Un successo le prime quattro giornate del Tuscia in Jazz 2007 a Soriano nel Cimino. Il 14 luglio all’apertura del festival la Big Band della Nato ha fatto registrare oltre 2mila presenze. Un concerto incredibile pieno di energia e swing che ha trasformato Soriano in un New Orleans dei Cimini.
I venticinque elementi di questa grande band hanno eseguito molti standard del repertorio classico del jazz e reso un omaggio alla memoria del grande John Coltrane.
Dopo il concerto i musicisti hanno dato vita ad un jam session incredibile insieme ad altri musicisti fino all’alba. Alcuni elementi della Big Band poi hanno voluto fermarsi per qualche altro giorno nella Perla dei Cimini ed altri hanno prenotato per tornare durante il seminario che partirà dal 21 luglio.
Il 15 luglio invece sono iniziate le selezioni del Premio Internazionale Jimmy Woode e subito dai primi giorni si è capito il valore dei partecipanti che provengono da tutto il mondo per contendersi questo ambito premio. I primi ad accedere alla finale del 23 luglio sono stati: Sanna, Furzi, Zappia, Verrone Quartet (Roma), Moonbeans Trio (Napoli), Sandi-Rubegni Duo (Genova), Francesco Marcocci Sestet (USA). Gli altri quattro finalisti usciranno invece dai prossimi turni del premio.
Da segnalare poi la giornata del 18 luglio dove il Festival ha ospitato i venticinque elementi della San Marcos High School Jazz Band al chiostro di Sant’Agostino alle ore 21.00. Al concerto della giovane Big Band è seguito il Premio Jimmy Woode e dalle 24 una grande Jam Session dove oltre ai giovani americani della scuola di musica si sono aggiunti i finalisti del premio e due grandi Star come Shawnn Monteiro e John Kinnison. Per domani invece alla Jam Session presso la Birreria Rottezia oltre ai giovani del Premio saranno presenti: Benny Golson, Bobby Durham, Shawnn Monteiro, John Kinnison, Massimo Faraò ed altri ospiti a sorpresa. Un evento da non perdere che si protrarrà sino a mattina e che vedrà come protagonisti personaggi che hanno fatto la storia della musica Jazz.
“Dire che sono felice è dire poco- dichiara Italo Leali direttore e fondatore del Festival dopo la brutta esperienza vissuta lo scorso anno a Ronciglione, la risposta di Soriano nel Cimino, dei suoi abitanti e l’incredibile appoggio datoci dall’Amministrazione, ci hanno dato la conferma che la scelta di trasferire il festival a Soriano è stata la scelta giusta.
Vedere come nella giornata del 18 luglio la piazza di Soriano piena di americani e stranieri ci ripaga dei momenti bui vissuti malgrado il successo internazionale e ci sprona ad andare avanti per il futuro, convinti che l’organizzazione non è più sola ma può finalmente contare su un appoggio reale come quello del Comune di Soriano e dei suoi cittadini.
Speriamo nel futuro poi di poter contare finalmente anche sull’appoggio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Viterbo che quest’anno con l’attuale assessore ci a disdegnato preferendo finanziare con decina di migliaglia d’euro eventi che in una settimana portano 50 spettatori.
Ma voglio chiudere qui questa storia per poi riparlarne a settembre una volta che tutto sarà finito. Adesso è nostra intenzione andare avanti e chiudere nel migliore dei modi questa edizione del festival che si prospetta come la più bella e meglio riuscita di questi anni.
Un ringraziamento però voglio farlo all’assessore al Turismo Capelli e all’assessore al Bilancio Fabbrini della Provincia di Viterbo che ci hanno fatto avere un attestato di stima e un contributo all’iniziativa che, ricordiamo a qualcuno, è dedicata agli ottanta anni della Provincia di Viterbo ed a questa splendida terra in cui viviamo e ci cui il festival si onora di portare il nome.”
Tornando al festival nei prossimi giorni con l’arrivo dei big internazionali Soriano nel Cimino diventerà una della capitali mondiali del Jazz a riprova di ciò basta pensare che per la settimana dal 21 al 30 luglio sono prenotati oltre 1200 persone provenienti da tutta Italia e tutto il mondo negli hotel e negli appartamenti della Città.