- La Corte europea dei diritti dell'uomo ha accettato la querela di Luigi Cascioli ai danni della Chiesa cattolica per abuso della credulità popolare e sostituzione di persona.
Lo ha reso noto lo stesso Cascioli, ex seminarista di Bagnoregio, ultrasettantenne, che anni fa aveva denunciato il parroco del paese, don Enrico Righi, suo compagno di seminario, il quale aveva scritto su un foglio parrocchiale che l'esistenza di Gesù era storicamente provata.
Nell'esposto, archiviato dal gip del tribunale di Viterbo l'anno scorso, Cascioli sosteneva che Gesù non sarebbe altri che "un certo Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo della casta degli Asmonei, sedicente discendente della stirpe di Davide".
Quindi, chi come don Righi e la chiesa cattolica lo indica come il figlio di Dio è responsabile, secondo l'ex seminarista, di "un'impostura costruita su falsi documenti, quali la Bibbia ed i Vangeli, imposta con la violenza dell'inquisizione e il plagio, ottenuto con l'esorcismo, il satanismo e altre superstizioni, nonché di sostituzione di persona".
"Dopo l'assurda archiviazione del tribunale di Viterbo - ha detto Cascioli - riuscirò comunque a portare la Chiesa sul banco degli imputati. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha infatti deciso di dare udienza alle mie istanze".