 |
Copyright Tusciaweb |
- I segretari generali provinciali Luigi Annesi Filcem-Cgil e Alessandro Pavani Femca-Cisl hanno ricevuto l'informazione da parte del ministro del Lavoro della Regione Lazio, della firma del Decreto (n°34) per la concessione della Cassa Integrazione in deroga dell'azienda San Marciano, con inizio il 1 gennaio 2007 e finirà il 31 dicembre 2007 per circa 40 addetti.
Mentre non è stato firmato il decreto per la Quadrifoglio, perché manca la risposta ai dati richiesti dalla Regione Lazio, da parte del Curatore Fallimentare.
Il dirigente Bonomo ha assicurato, che appena riceverà la documentazione richiesta firmerà il decreto di concessione dei due mesi di Cassa Integrazione in deroga (Aprile e Maggio 2007) per le altre 412 dipendenti.
Mentre il decreto di Cassa Integrazione in deroga per la ceramica Tiffani, sarà firmato giovedì 19 Luglio 2007 dal direttore del ministero del Lavoro della Regione Lazio.
I notevoli ritardi sono stati causati dalla lunghissima burocrazia che c'è nella concessione della Cassa Integrazione in deroga, che ha avuto i seguenti passaggi obbligati.
Il governo ha stanziato 15 milioni di euro alla Regione Lazio alla fine di maggio 2007.
Il ministero del Lavoro Regionale ha chiesto all'ispettorato del Lavoro di Viterbo di effettuare l'ispezioni nelle tre aziende, Quadrifoglio, San Marciano e Tiffani che hanno fatto alla fine di giugno 2007.
Il ministero del Lavoro del Lazio, ha chiesto nei primi di luglio 2007 un supplemento di “notizie” che sono state inviate dalle aziende il 10 di luglio 2007.
Il ministero ha firmato il decreto il 16 luglio 2007.
Le lamentele delle lavoratrici sono giuste, fondate e sacrosante, ma è corretto che siano rivolte contro chi ha il potere di decidere e cambiare queste assurde regole delle leggi.
Noi sindacati di categoria già nel 2004 abbiamo scritto al governo, alla Regione Lazio, alla Provincia e ai Comuni del distretto Industriale per sollecitarli a intervenire a sostegno delle lavoratrici in cassa Integrazione speciale.
Nel concreto abbiamo proposto e proponiamo ancora una volta che siano i Comuni di residenza di ogni dipendente ad anticipare i soldi della Cassa Integrazione e poi quando viene accolta recupereranno i soldi direttamente dall'INPS “cioè una partita di giro” tra dipendenti e Comuni.
Questa è l'unica soluzione seria e fattibile per aiutare le lavoratrici in Cassa integrazione speciale.
A noi sindacati non ci si può scaricare le colpe della burocrazia dei ministeri competenti.
Peraltro sono i Partiti che in Parlamento possono cambiare le leggi sulla cassa integrazione speciale.
Tuttavia noi sindacati di categoria provinciali continueremo a sollecitare ed incalzare la Regione Lazio, la Provincia e i Comuni del distretto Industriale di Civita Castellana perché adottiamo la nostra proposta sull'anticipo della cassa integrazione speciale a tutte le lavoratrici interessate.
Filcem-Cgil
Femca-Cisl