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L'assessore Picchiarelli
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- Un numero verde per fornire accoglienza e aiuto alle donne straniere in stato di gravidanza o che hanno partorito da poco. “Cinthia”, così si chiama il progetto, è un ponte tra donne, che passa tramite la cornetta del telefono.
Attivo da mercoledì 18 luglio e per la durata di un anno, il numero gratuito 800.69.66.69 rappresenta un esperimento pilota unico nel suo genere in Italia e che pone la Provincia di Viterbo all’avanguardia nell’assistenza alle immigrate. Ideato dalla sezione provinciale del Cif, centro italiano femminile, diretto da Maria Teresa Pulcinelli, il progetto è stato accolto e fortemente voluto dall’assessore alle Politiche sociali Giuseppe Picchiarelli.
“Cinthia si rivolge a donne immigrate in fase di gravidanza o post-gravidanza spiega Picchiarelli e mira a offrire loro assistenza grazie a uno staff sociale e medico-sanitario, che opera principalmente in regime di volontariato.
Aspettare un bambino è una circostanza molto delicata per tutte le donne, che potrebbero essere assalite da dubbi, preoccupazioni, ansie, necessità, che spesso vengono affrontate grazie a un aiuto amicale o parentale.
Si capisce pertanto il disagio di chi, vivendo in un Paese straniero, non può contare su questa rete di supporto e magari ha anche poca conoscenza della lingua”.
Considerato queste circostanze, Cif e Provincia hanno pensato di dare vita a “Cinthia”. “Vogliamo offrire un aiuto personalizzato afferma l’assessore -, istituendo innanzitutto questo numero verde al quale potersi rivolgere, in modo da costruire un ponte tra le necessità delle utenti e i servizi istituzionalizzati, offrendo assistenza morale, psicologica e materiale”.
Combattere l’isolamento delle donne straniere incinta è quindi l’obiettivo primario del progetto.
Tra quelli specifici, ci sono invece far conoscere le strutture pubbliche, specie quelle sociosanitarie, presenti sul territorio e i servizi che offrono; garantire la ‘dimissione protetta’ all’uscita dall’ospedale, con una ostetrica o puericultrice che si recano a domicilio per seguire i primi approcci madre-figlio; seguire le donne reduci da una maternità non a termine e quelle in maternità non desiderata; aiutare le mamme impossibilitate a tenere il bambino e sostenerle nella depressione post-partum.
Tra le professionalità coinvolte ci sono psicologhe, ostetriche, ginecologhe, puericultrici, assistenti sociali, coordinatrici e mediatrici culturali.
“Ringrazio il Cif conclude Picchiarelli per la dedizione con cui ha portato avanti il progetto, così come ringrazio tutte quelle professioniste che dedicheranno il loro tempo ad aiutare le donne in difficoltà. In tal senso è fondamentale il supporto che lo staff dell’assessorato provinciale alle Politiche sociali ha offerto nella fase di stesura del progetto e che offrirà con l’apertura del servizio”.
La scelta del nome del progetto la spiega la presidentessa provinciale del Cif. “Cinthia era un donna romana passata alla storia per il coraggio e la forza di volontà spiega Pulcinelli ed è questo lo spirito del progetto. Un progetto che porteremo avanti anche con l’aiuto dei distretti socio-sanitari del Viterbese, che abbiamo contattato e ci hanno offerto la loro disponibilità”.
Il numero verde sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10,30 alle 12,30, mentre il giovedì anche di pomeriggio dalle 16,30 alle 18,30. Gli opuscoli redatti per pubblicizzare il progetto “Cinthia”, che verranno distribuiti in tutta la provincia, sono stati scritti in nove lingue, proprio per raggiungere il maggior numero di utenti.