Riceviamo e pubblichiamo
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-“Ormai il disegno è chiaro: c’è il no di Veltroni e di Marrazzo alla scelta di Viterbo per il terzo scalo aeroportuale del Lazio.
E’ un no “politico” di non poco peso. Una castagna che il centro sinistra ha scelto di far togliere dal fuoco ad un “comitato” ad hoc.
Sono stati scelti i “killers”.
Di tecnico, in tutto questo, non c’è assolutamente nulla: sono proprio le scelte politiche, infatti, che possono promuovere un territorio o affossarlo per sempre.
Le motivazioni che vengono accampate, in questi giorni, sono pretestuose o, meglio, vergognose: provi chiunque a raggiungere Roma da Frosinone e da Viterbo, e constaterà che i tempi di percorrenza si equivalgono.
Ma non solo: se arrivasse a Viterbo l’aeroporto, arriverebbe poi anche il resto.
Invece Veltroni dice che deve piovere sul bagnato: bel modo di fare amministrazione e politica!
L’ho già detto e lo ripeto: ora vedremo se il Ministro Fioroni e l’On. Sposetti contano o vogliono contare qualcosa. Perché delle due l’una: se l’aeroporto non si farà a Viterbo o non contano, o non lo vogliono.
In entrambi i casi tutta la responsabilità politica sarà loro, cioè del centro sinistra, in Provincia, alla Regione e al Governo.
Se l’aeroporto si farà li ringrazieremo e riconosceremo il merito. Ma se così non sarà, spero che i viterbesi se ne ricorderanno.
Laura Allegrini