Riceviamo e pubblichiamo
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Francesco Bigiotti
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-Ancora una volta manca il numero legale in Provincia, la colpa è di Bigiotti.
Questo è il messaggio che si vorrebbe propagandare dopo l'ennesimo, vano tentativo di portare a termine un Consiglio Provinciale.
Il presidente del Consiglio spiega che quello del sottoscritto non è stato un comportamento corretto perché sapeva che il consigliere Zezza doveva andare via e c'era un accordo!
Ma quale accordo?
Quale accordo si può fare con chi mai ha dato disponibilità di dialogo o apertura nemmeno su provvedimenti palesemente condivisibili.
Vero è che la maggioranza ha il dovere di assicurare la governabilità e quindi i numeri per operare, c'è un Consigliere di maggioranza, ad esempio, che è assente da mesi (anche se per legittimi motivi di lavoro), potrebbe essere surrogato come previsto dal regolamento.
Ma il problema vero è che questa ingovernabilità si sta protraendo ormai da mesi, tutto è paralizzato, le commissioni raggiungono il numero legale una volta su dieci, il Consiglio non sforna provvedimenti sostanziali da ormai cinque mesi, la mia cartellina, con copia delle delibere di giunta approvate, è ormai vuota da settimane.
Mi si viene a dire avevamo un accordo!
Veramente la faccia tosta ad essere pronti a chiedere sfacciatamente sostegno quando si è con l'acqua alla gola ed essere subito dopo pronti, cinicamente, a dirti ora non mi servi più, ho i numeri e "faccio come mi pare".
Non ultimo per importanza ciò che è accaduto in occasione dell'ultima crisi o verifica di Rifondazione (non è dato sapere se la crisi è finita oppure ancora in essere), quando cioè i Consiglieri di Rifondazione se ne sono andati.
Ebbene la paura ha cominciato a "fare novanta", il panico e, come al solito, la ricerca di un "salvagente", arriva quindi il consigliere delegato di turno (più di uno per la verità) per chiedere la disponibilità a me e ad altri.
I termini erano chiari, la necessità era quella di trovare sostituti per ovviare alla fuga dei "rifondaroli" e, a questo scopo, non ci sono state remore nel chiedere anche a membri della minoranza l'appoggio, costi quel che costi.
Stiamo aspettando di sapere anche questo, di sapere se la crisi è finita, se Rifondazione è ancora organica all'Amministrazione Mazzoli, se le richieste di appoggio fatte alla minoranza sono ancora attuali.
Nessuno creda di parlare, quando parla con il sottoscritto, di interloquire con una "meretrice buona per tutte le stagioni", tranquilla e paziente che attende dall'alto la "manna dal cielo".
Grazie a Dio il consigliere Bigiotti non ha bisogno della politica per vivere, non arriverà mai a svendere la propria identità, la propria ideologia e la propria onestà intellettuale in "cambio di qualcosa" che non sia cosa utile al bene comune del territorio e della sua popolazione.
Francesco Bigiotti
Consigliere Provinciale