- Un Natale che certamente non fa ridere a denti stretti cittadini e operatori commerciali. E’ il quadro che emerge dall’indagine sulle tredicesime e gli acquisti di fine anno della Confesercenti-Publica Res.
Il 2007 viene definito come un anno difficile, in cui le prospettive di espansione della propensione all’acquisto sono congelate e, in molti casi, tendono in percentuale a calare rispetto a un anno fa.
“I segnali di preoccupazione dice Vincenzo Peparello, presidente provinciale Confsercenti ci sono tutti. Il 2007 è stato un anno di ristagno per l’economia locale e nazionale, con numeri che registrano un peggioramento rispetto al 2006.
Quest’anno gli Italiani riceveranno oltre 36 mila miliardi di euro per spenderne poco meno di 18 in acquisti natalizi. C’è un calo dell’1,8% e questo è il dato più rilevante. Le spese natalizie, che dovrebbero avere un incentivo dalle tredicesime soprattutto per l’economia delle piccole e medie aziende, non decollano e, anzi, segnano il passo”.
Lo studio commissionato dalla Confesercenti alla Publica Res è implacabile: avverrà un calo del 2% nelle spese per la casa e la famiglia, del 5% per i regali, dell’8% per l’abbigliamento, del 6% per i viaggi, meno 3% per auto e moto, -2% per mobili, elettrodomestici e giocattoli.
Stesso trend grigio per le aspettative degli Italiani, che per il 56% confermano di attendersi feste uguali all’anno scorso (il 2006 era già stato definito poco incoraggiante, nella stessa analisi di mercato, in fatto di propensione alla spesa delle tredicesime in acquisti natalizi).
“Si capisce lo stato d’animo anche dei Viterbesi continua Peparello colpiti da tasse e aumenti continui dei carburanti che obbligano a ridimensionare l’utilizzo delle tredicesime.
Dall’indagine che abbiamo commissionato è chiaro che la gente è poco spinta a regali e a spendere a causa del forte aumento non solo dei beni voluttuari ma anche e soprattutto di quelli primari come il grano, i petroli e le materie prime. Le tredicesime sono per molti l’unico momento per pagare tasse e balzelli vari, alla faccia delle spese natalizie.
Prodotti come abbigliamento, elettrodomestici e prodotti tecnologici occupano insieme oltre il 50% dell’ammontare delle spese che riguardano le tredicesime: speriamo che molti decidano di compiere questi acquisti nei piccoli negozi, da anni in crisi a causa dell’attacco indiscriminato della grande distribuzione”.
I numeri dell’indagine non fanno che confermare le parole del presidente della Confesercenti di Viterbo: il 68% degli intervistati è certo che diminuiranno le spese della tredicesima per i regali personali e ad amici e parenti; la % di chi crede di spendere di più del 2006 per i regali natalizi è appena del 18%, a fronte di un 47% che spenderà uguale e un 35% che spenderà di meno; il 50% acquisterà i regali nella grandi strutture commerciali, rispetto al 26% dei piccoli negozi.
La mannaia è ancora più pesante nelle spese generali del 2007: il 67% degli intervistati ha ridotto le spese generali, contro il 27% che le ha mantenute invariate e appena il 6% che le ha aumentate.