- Morte del maresciallo viterbese Ramacci e dei suoi compagni, i presunti responsabile alla sbarra.
Verranno processati per omicidio plurimo aggravato dalla terza corte d'assise di Roma quattro ufficiali dell'ex Iugoslavia, accusati dalla procura di Roma di avere ordinato l'abbattimento di un elicottero italiano in missione per l'Unione europea il 7 gennaio del 1992.
Lo ha deciso il gup Marina Finiti, che ha fissato al prossimo 14 febbraio l'inizio del processo per il tenente colonnello Opacic Dobrivoje, il generale Blagoje Adzic, il generale Liubomir Bajic, all'epoca dei fatti comandante dello Stato maggiore della Difesa aerea, e il colonnello Bozidar Martinovic.
A causa dell'abbattimento dell'elicottero, morì tutto l'equipaggio composto dal primo pilota, tenente colonnello Enzo Venturini (51 anni), dal secondo pilota, sergente maggiore Marco Matta (28 anni), dai marescialli Silvano Natale (39 anni) e Fiorenzo Ramacci (34 anni Viterbese), e dal tenente di vascello francese Jean Loup Eichenne (34 anni).
L'elicottero abbattuto cadde vicino a un villaggio a circa 80 chilometri a Nord-Est di Zagabria. Fu colpito da due missili aria-aria del Mig 21.