Riceviamo e pubblichiamo - Gli esponenti di Alleanza nazionale sono corti di memoria e non hanno letto in passato il loro quotidiano il Secolo d'Italia.
Quando ancora il Secolo d'Italia era il quotidiano del Movimento Sociale- Destra nazionale, (parlo degli anni precedenti il 1995) dedicò al personaggio Pasolini un'ampia retrospettiva delle sue opere, del suo pensiero e della sua poesia.
Gli furono dedicati studi ed in un convegno organizzatosi precisò che il Pasolini, ritenuto uomo di sinistra, aveva nel suo pensiero il travaglio e le attese dell'uomo di destra con le sue lacerazioni, in un mondo che allora sembrava tutto volgere a sinistra.
Dall'attenta lettura delle sue opere letterarie e cinematografiche e dalle sue conversazioni che ebbi modo ascoltare in quanto nei primi anni 70' praticante avvocato presso lo studio che lo assisteva, ebbi modo conoscerlo personalmente, emergeva una fiera critica al mondo ed al pensiero della seconda metà del novecento.
Egli nei suoi personaggi, per lo più ambientati nella periferia romana, ha descritto l'abbrutimento morale della società sua contemporanea, non certo l'ha glorificata e posta come esempio.
Tale atteggiamento era proprio quello di noi della destra di allora.
Abbiamo veramente compreso Pasolini solo dopo la sua tragica e pittoresca morte, quasi una sceneggiatura di un suo film, ma solo allora ci siamo resi conto che la sua critica che gli avevamo rivolto era stata sbagliata.
Pasolini era un aristocratico del pensiero, un vero completo artista, uomo del suo tempo (che è ancora, ahimè il nostro).
Citare come disprezzo il suo vizio appare una vera meschinità.
Del resto quanti artisti lo hanno avuto! Ma non per questo non gli sono stati riservati onori.
Ben venga il Parco a lui intestato nel Comune di Soriano, ma ancora meglio la intitolazione di una strada di Viterbo, ma certo, ciò non potrà essere che dopo il cambio della Giunta al Comune.
Andrea Stefano Marini Balestra